Toto Wolff ha deciso: in caso di assenza durante i weekend di gara sarà un ex pilota il suo sostituto in Mercedes, e per il futuro…
“È una situazione che vorrei prevedere”. Così Toto Wolff ha spiegato ad Auto Hebdo la scelta di nominare un sostituto per quelle gare in cui non potrà essere personalmente presente alla guida del muretto Mercedes.
“In realtà, in undici anni è successo solamente tre volte”, ha poi chiarito il manager austriaco.
Il nome designato è quello di Jerome D’Ambrosio. Il belga, di origini italiane, ha corso la stagione 2011 alla guida della Marussia prima di passare in Formula E, dove, oltre all’esperienza di pilota, ha preso le redini del team Venturi Racing.
D’Ambrosio è tornato in F1 nel marzo di quest’anno con l’incarico di responsabile dei piloti in Mercedes. “Spero di vedere presto Jerome crescere all’interno di questa squadra”, aveva dichiarato in quell’occasione Wolff. Detto fatto, dato che in pochi mesi il belga ha scalzato James Vowles da ruolo di braccio destro del team principal.
“Quando sarò assente sarà Jerome a sostituirmi durante il weekend di gara”, ha quindi deciso Wolff.
“Naturalmente deve proseguire nel suo percorso all’interno del team per guadagnare credibilità. Ha ancora tempo, ma sarà comunque lui a sostituirmi”.
Wolff sostituito già in Olanda?
Nel corso della pausa estiva il manager austriaco si è reso protagonista di un incidente in bicicletta, provocandosi una frattura al gomito. Nonostante la vistosta fasciatura, pare che comunque Wolff non sia pronto a cedere così facilmente il timone del muretto Mercedes.
“Bisogna dare del tempo a Jerome”, ha spiegato. “Alla Venturi, lo scorso anno, ha fatto un lavoro eccellente. Si tratta, però, pur sempre di una struttura di poco più di 2000 persone, nulla a che vedere con noi”.
Nonostante verosimilmente D’Ambrosio resterà “in panchina” per il resto della stagione, la sua collaborazione è già ampiamente apprezzata da Wolff.
“Devo ammettere che almeno la metà dei suoi interventi sono sensati. Fidatevi, è un ottimo risultato. Allison diceva che il 50% di quanto dicevo io erano sciocchezze”.
Una nomina per il futuro
“Credo abbia il profilo giusto per questo ruolo”, ha poi chiarito l’austriaco. Una scelta in vista del futuro? Può darsi.
Qualche anno fa Wolff aveva dichiarato che a 49 anni avrebbe lasciato il suo posto alla guida del team. Ora, che di anni ne ha 51, ritiene di aver cambiato prospettiva.
“Rispetto a qualche anno fa è cambiata la mia visione commerciale. Prima compravo e vendevo, come funziona nel mercato finanziario. Nel 2020 ho però preso una scelta: compro, sviluppo e mantengo. Si è trattato di un grande cambiamento”.
Nessuna volontà di lasciare, quantomeno nel breve termine, dunque. In ogni caso, il sostituto è stato scelto, e sta crescendo alle spalle del boss.
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