Quella volta in cui Michael Schumacher stava per tornare a correre con la Ferrari: il racconto di Montezemolo.
Quando si parla di Ferrari, il primo pilota a cui si pensa è Michael Schumacher. Una storia d’amore che ha legato il tedesco alla Rossa dal 1996 al 2006.
Il nome di Schumi fa parte della storia della Formula 1 moderna: la scuderia di Maranello fu protagonista di un periodo d’oro di dominio assoluto, dal 2000 al 2004. In tutti quei cinque anni, il tedesco vinse altrettanti mondiali con la Ferrari.
Luca Cordero di Montezemolo ricorda molto bene la personalità carismatica di uno dei piloti di F1 più forti di tutti i tempi. In una lunga intervista con AutoMoto.it, rivela l’altro lato di Schumacher:
“In realtà devo dire che era una persona meno forte di quanto poi non apparisse. Era veloce, coraggioso e in pista credo che in pochissimi sarebbero in grado di fare giri così martellanti con costanza come lui.”
Uomo di squadra, come sottolinea Montezemolo, Schumi aveva anche un’altra qualità: la sua disponibilità. L’imprenditore racconta una curiosità. Era il 2009, Felipe Massa ebbe quel pauroso incidente in Ungheria e non poteva correre nelle successive gare.
L’ex presidente della Ferrari cercava un sostituto e chiamò proprio Schumacher. “Michael venne nel mio ufficio e gli chiesi di tornare a correre temporaneamente.”
Quale fu la risposta del tedesco? Dopo aver elencato una serie di motivi per cui non poteva correre di nuovo per la Ferrari, alla fine si convinse: “Non posso non aiutarvi. Ci sono.”
Successivamente, Michael Schumacher fece qualche test al Mugello con la vettura dell’anno precedente. Andava tutto bene, ma l’imprevedibile era dietro l’angolo. “Quando saliva sui cordoli aveva dolore al collo”, prosegue Montezemolo, ricordando l’incidente in modo che aveva provocato al tedesco problemi alle vertebre.
“Si fece visitare e mi chiamò piangendo: non aveva l’okay per correre, la vertebra non era ancora guarita.” Schumacher non corse per la Ferrari quell’anno, ma qualcun altro ne approfittò. “Quel furbo di Ross Brown, quando guarì, lo convinse ad andare in Mercedes.”
Nonostante tutto, Montezemolo ha bei ricordi di Michael Schumacher e del suo periodo in Ferrari: “Lavorava come Laura. In simbiosi con ingegneri e meccanici. Non c’è mai stato un pilota come lui nella storia della Ferrari.”
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