F1 | Hakkinen spinge Mercedes: “Ora devono essere arrabbiati”

Il due volte campione del mondo Mika Hakkinen è convinto che Mercedes abbia perso quell’intesa che le ha permesso di essere dominante.

A Brackley sono stati due anni difficili. Dopo il cambio di regolamenti infatti Mercedes non è riuscita a sviluppare una monoposto davvero competitiva. Questo anche a causa di scelte estreme di progetto che hanno condizionato molto la performance. La prossima stagione però vedrà un cambiamento radicale per le frecce d’argento. Richiamato James Allison come direttore tecnico, si torna a concetti più “standard” e già conosciuti. Tuttavia secondo Mika Hakkinen il problema della Mercedes non è solo a livello tecnico.

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Il due volte campione del mondo Mika Hakkinen – Credits: Getty Images

Per Hakkinen manca l’intesa

L’ultimo biennio è stato sicuramente molto difficile da affrontare in casa Mercedes. Quando sei abituato a dominare e da un anno all’altro fatichi anche ad arrivare sul podio è normale che qualcosa possa incrinarsi nella squadra. Parlando alla Bild, il due volte campione del mondo Mika Hakkinen ha voluto evidenziare cosa è mancato a Mercedes in queste ultime stagioni.

“Dopo quasi un decennio di successi, le ultime due stagioni hanno lasciato un segno sia sui responsabili che i dipendenti. Ora devono essere arrabbiati. Devono sviluppare quella volontà di vincere di nuovo. La squadra deve ritrovare nuovamente quella vecchia intesa che attualmente manca”.

Questa mancanza di intesa la si era notata anche in alcune dichiarazioni. Più volte infatti Hamilton si era lamentato del fatto che i tecnici non avessero ascoltato le sue indicazioni di sviluppo per la nuova macchina. Questo però non accadrà con la W15. Allison vuole dare al sette volte campione del mondo una vettura come la chiede lui e molte delle novità andranno infatti in questa direzione.


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“Anche se George è alla sua terza stagione in Mercedes, è chiaro che questa sia ancora la squadra di Lewis” ha commentato Hakkinen. “Lo scorso anno Hamilton è arrivato terzo e Russell solo ottavo. Questo non mi ha sorpreso. Da una parte Lewis voleva dimostrare a tutti di essere ancora all’altezza. Dall’altra George era, e continua ad essere, sottoposto ad una immensa pressione”.

“Quando sei il compagno di squadra di un sette volte campione del mondo, tutti gli occhi sono automaticamente puntati su di te. Non importa se arrivi sul podio se il tuo compagno di squadra vince. È così per tutte le squadre, ma per George è diverso. Sta gareggiando contro un campione da record”.

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Copertina: XPB Images