Angelo Sticchi Damiani ha rivelato il piano per portare concerti ed eventi vari all’interno dell’Autodromo di Monza.
Il tracciato brianzolo, in seguito al lavori di ammodernamento, potrebbe avere una seconda vita. Sarebbe infatti sul tavolo l’idea di sfruttare l’Autodromo di Monza non solo per gare motoristiche, ma anche per concerti ed altri tipi di eventi.
Il piano è stato presentato da Angelo Sticchi Damiani durante la 42esime edizione di Confartigianato Motori. Nella stesse sede si era anche parlato di tornare ad utilizzare lo storico anello di alta velocità.
Si tratta di un progetto molto ampio, legato sopratutto alla possibilità di costruire nuove e moderne tribune. Al momento la pista ha ricevuto un nuovo asfalto e le prime novità ad alcune infrastrutture.
Il piano dei lavori non è però ancora terminato e continuerà una volta finito il weekend di Formula 1.
Tutto passa dalla sicurezze e dalle tribune
“Noi non perdiamo di vista la necessità e la voglia di rendere questo autodromo ancora più pronto ad ospitare eventi che non siano soltanto motoristici”, ha spiegato Sticchi Damiani. “Vogliamo eventi e spettacoli che possano far vivere l’autodromo tutto l’anno”.
“Questo è assolutamente giusto. Lo pensiamo e l’abbiamo sempre voluto, ma bisogna mettere le cose in fila”.
“Bisogna pensare prima alla sicurezza e poi a creare un’offerta di ospitalità al passo coi tempi. Ovviamente dipenderà se ci autorizzeranno a fare le nuove tribune che abbiano una hospitality sotto di esse”.
“Strutture che siano in grado di essere autosufficienti per ciò che riguarda la possibilità di mangiare e di stare con l’aria condizionata durante gli eventi motoristici. Stiamo ragionando anche, per alcuni dei punti più belli, di fare anche degli Sky Box”.
“È chiaro che quelle tribune diventeranno delle unità autonome dove poter realizzare concerti utilizzando il pezzo di pista antistante. Di questi se ne potrebbero organizzare anche di più contemporaneamente”.
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“Questo sarà possibile farlo solo dopo che avremo la certezza del recupero delle risorse per far fronte all’aumento dei costi e dopo, soprattutto, che avremo le autorizzazioni a fare queste nuove strutture al passo coi tempi”.
“Tutto questo sapendo che ci muoviamo in un parco vincolato, dove c’è una grandissima attenzione e sensibilità”, ha concluso il presidente ACI.
“Noi la rispettiamo perché ci rendiamo perfettamente conto che le persone che non sono patite per il motorsport abbiano diritto a godere di questo parco e di non vedere opere che, evidentemente, possono non essere gradite”.
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