F1 | Monza vuole tornare ad usare l’anello di alta velocità: il piano di Sticchi Damiani

Angelo Sticchi Damiani ha rivelato un nuovo piano per far rivivere l’anello di alta velocità di Monza.

Una notizia che sicuramente farà piacere a chi ha vissuto la storia dell’autodromo brianzolo. Angelo Sticchi Damiani ha infatti comunicato l’esistenza di un piano per ristrutturare l’anello alta velocità di Monza.

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L’anello di alta velocità di Monza potrebbe presto essere rinnovato

L’anello, conosciuto anche come sopraelevata o “catino”, ha ospitato il GP d’Italia dal ’22 al ’38, oltre alle edizioni del ’55, ’56, ’60 e ’61.

Attualmente però, a causa delle sue condizioni, non viene più utilizzato per eventi motoristici ma solo per parate o qualche manifestazione sportiva.Tuttavia, l’anello potrebbe presto “tornare in vita”.

Nella 42esima edizione di Confartigianato Motori, in cui si è parlato anche del rinnovo di Monza con F1, è stata infatti presentata l’idea di un piano di restauro. Si tratta di una novità, in quanto non prevista nel business plan fatto nel 2019.

Le parole di Sticchi Damiani

“La pista di alta velocità, per me che sono una persona che ama molto la storia di questo circuito, rappresenta forse la cosa più iconica che c’è nell’autodromo di Monza”.

“È stata teatro di storie straordinarie, bellissime. Quella pista è come un’enciclopedia da sfogliare. Per me è assolutamente necessario e importante che venga recuperata”.

Si tratta di un qualcosa fattibile ed ancora possibile. In questi lavori, abbiamo infatti lasciato la possibilità di ricongiungere il rettilineo box con l’uscita e l’entrata della pista di alta velocità. C’è dunque la chance tecnica di collegare le due piste, la stradale e l’alta velocità, e aprire quel discorso dei 10.5 km percorrendo i due circuiti”.

“Il lavoro più importante è quello di ricostruire la parte in cemento armato”, ha spiegato il presidente dell’ACI. “Probabilmente si riuscirà a farlo anche senza demolire nulla”.

“Sappiamo che è una è una struttura che ha 75 anni, più o meno. Ci sono dei ferri dal diametro molto piccolo. Col tempo hanno avuto un fenomeno di ossidazione, ad alcuni è saltato il copriferro ed ora sono a vista”.


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“Si stanno facendo valutazioni per capire se sia possibile recuperare con convertitori di ruggine questa armatura, proteggendola e rinforzandola anche con resine epossidiche, e tutto quello che oggi può offrire la tecnologia, per conservare e ristrutturare un’opera veramente straordinaria”.

Naturalmente va rifatta tutta la parte in asfalto e, soprattutto, le barriere”, ha concluso Sticchi Damiani. “Oggi, infatti, sono bassissime e non hanno la capacità di tenuta. Serviranno barriere moderne, quali sono quelle attuali, e con la possibilità, appunto, di tenuta in caso di fuoriuscita di strada”.

Un autodromo di Monza che dunque vuol rinnovarsi sempre di più. Quest’anno ci saranno tante novità, ma sarebbe davvero bello rivedere operativo un pezzo di storia del motorsport.

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1 commento su “F1 | Monza vuole tornare ad usare l’anello di alta velocità: il piano di Sticchi Damiani”

  1. Era ora , lo hanno capito in ritardo che con l’anello operativo vivremo gare stellari !!

I commenti sono chiusi.