Le pessime prestazioni di Sergio Pérez, mostrate anche a Silverstone, continuano a preoccupare, ma Christian Horner resta dalla sua parte.
Sarà la pressione, sarà il confronto con Max Verstappen, ma le prestazioni di Sergio Pérez a Silverstone continuano a preoccupare. Il messicano è arrivato in Gran Bretagna consapevole che, seppur fresco di rinnovo, il suo futuro con la Red Bull è di nuovo in discussione.
Nelle ultime quattro gare, il pilota ha totalizzato solamente undici punti. A questo punto viene da chiedersi: non è che Pérez ha firmato il contratto troppo presto? “Questa è una domanda brutalmente difficile”, ha risposto Christian Horner, quando gli è stata posta la questione da Sky Sports.

“In quel momento era assolutamente sensato firmare con Sergio. Ci sono affari in cui c’è la pressione a giocare un ruolo. Le sue prime cinque gare sono state molto competitive. Le ultime cinque no. Vogliamo vedere quel Sergio di quelle prime cinque gare. Lui lo sa. Ne è consapevole”, ha spiegato.
Horner ha sottolineato quanto Pérez si stia impegnando ogni giorno al simulatore per cercare di capire dove sta sbagliando. Evidenziato la resilienza del pilota a non arrendersi mai, il team principal Red Bull ha ammesso: “Pensavamo che il contratto lo avrebbe aiuto.”
Quando hai Max Verstappen come tuo compagno di squadra, chiunque sarebbe messo sotto pressione. Ed è qui che Christian Horner vuole andare a parare: “Abbiamo bisogno che Pérez sia qui per supportare Max. Ci sono due Ferrari, due McLaren, due Mercedes. Noi vogliamo disperatamente due Red Bull.”
In questa prima parte di stagione, tre volte su quattro Checo è finito secondo dietro Verstappen, regalando tre doppiette agli uomini di Milton Keynes.
Da quando l’ombra di Daniel Ricciardo, che potrebbe davvero sostituirlo in estate se continua così, ha iniziato a mostrarsi minacciosa, il messicano non è stato più lo stesso. Due KO in Canada e a Monaco, poi in Spagna ottavo e in Austria settimo.
Cosa farà Pérez a Silverstone? Seppur con la sicurezza di un contratto alle spalle, il pilota Red Bull, amatissimo in America Latina (Disney+ ha perfino lanciato una docuserie su di lui), deve riprendersi se non vuole perdere il sedile.
Crediti immagine di copertina: F1InGenerale
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