La F1 non vuole rinunciare a nuovi Gran Premi in calendario: ecco la proposta di Zak Brown per aggiungere altri circuiti.
Il calendario della F1 è destinato ad accogliere nuovi circuiti. La direzione presa da Liberty Media e dalla Formula 1 è chiara: sfruttare questo momento di grande popolarità per lo sport ed espandersi a nuovi mercati. Che siano altre tappe statunitensi – come il Gran Premio di New York – o il vociferato Gran Premio di Madrid, nel prossimo decennio il Circus toccherà certamente località forse oggi impensabili.

Il 2024 vedrà la Formula 1 correre ben 24 Gran Premi, record storico per lo sport. Si inizierà dal Medio Oriente, con il Bahrain e l’Arabia Saudita, per poi spostarsi in Australia e virare verso l’Asia. Sarà poi il turno della prima tappa statunitense, il Gran Premio di Miami, che proietterà il Circus verso l’Europa. Con Monza e Baku lasceremo l’Europa per spostarci a Singapore, poi nuovamente nelle Americhe e in Medio Oriente.
Una Formula 1 globale, a cui manca ancora una tappa Africana, che potrebbe presto essere realtà. Il Circus potrebbe presto toccare tutti i continenti, ponendo una domanda che si fa sempre più scomoda: allungare il calendario all’infinito o sacrificare qualche tappa attualmente presente?
“24 gare è il massimo per non mettere a rischio la salute delle persone – ha spiegato Zak Brown, team principal McLaren – Ma dobbiamo continuare ad espandere lo sport. Mi piacerebbe uno scenario con 20 Gran Premi fissi e 8 gare a rotazione ogni anno. Si avrebbero comunque 24 gare, ma saremmo in grado di espanderci in altre regioni e Paesi“.
Leggi anche: F1 | Toto Wolff e quel “dettaglio” ignorato da Mercedes per tanti anni
Così facendo, il Circus potrebbe toccare ogni anno un circuito diverso, senza tagliare gare ormai divenute tradizione. Zak Brown specifica, però, che va comunque valutato il costo economico per gli organizzatori e promotori degli eventi, che non potrebbero più stipulare contratti validi per più stagioni consecutive.
Che questa proposta sia o no economicamente vantaggiosa, sta a Liberty Media deciderlo. Intanto, Stefano Domenicali aveva messo in chiaro che nessuno è al sicuro: “La tradizione non vale nulla se non è attualizzata al futuro“. Le prossime stagioni potrebbero stravolgere il calendario della F1.
Foto Copertina: McLaren Media Centre
Seguici anche sui social: Telegram – Instagram – Facebook – Twitter