Esito finale inaspettato nel gran premio del Brasile, con il vincitore della gara Hamilton che si è trovato regalato un successo ormai fuori portata. Vittoria che serve per festeggiare il quinto titolo costruttori consecutivo per la Mercedes, dopo aver ottenuto la vittoria del titolo piloti proprio con Hamilton due settimane fa in Messico. pagelle gp brasile
Andiamo ora ad analizzare la gara dei protagonisti:
Lewis Hamilton voto 8: Dopo la conquista del quinto titolo, vorrebbe celebrare con una vittoria, cosa mai riuscita negli anni in cui ha conquistato il titolo anticipatamente. Si mette nella miglior posizione per far cadere questo tabù, ottenendo nuovamente la pole position davanti al suo rivale Vettel. Il buon scatto al via fa presagire ad una fuga solitaria, assistito dal solito fidato compagno Bottas, ma non ha fatto i conti con Verstappen. Dopo aver superato le Ferrari e il suo compagno Bottas, è la volta anche dell’inglese che viene infilato di velocità dall’olandese.
Sembra così doversi accontentare della piazza d’onore, anche a causa degli ormai cronici problemi di blistering e ad una power unit che continua a far;capricci dopo aver sfumacchiato già nelle prove libere. Ma ecco che accade l’imponderabile: la follia di Ocon ai danni di Verstappen fa conquistare la leadership della;gara ad Hamilton che riesce a tenerla fino al traguardo, nonostante un tentativo di rimonta del pilota Red Bull. Che dire, vittoria inaspettata ma buona per festeggiare il titolo insieme al team. Aiutato
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Max Verstappen voto 10: Continua il periodo di forma smagliante per l’olandese della Red Bull che dimostra gara dopo gara di aver intrapreso la giusta strada. Le qualifiche non sono esaltanti, prendendo quasi mezzo secondo dalle vetture di testa. Ma in gara le;cose sono decisamente migliori per lui e per la sua Red Bull: è il più veloce in pista e rapidamente riesce a sopravanzare le due Ferrari e la Mercedes di Bottas, mettendosi all’inseguimento di Hamilton. Resta in pista per più giri rispetto all’inglese, e dopo la sosta recupera il poco gap che ha dal pilota della Mercedes, con il successivo sorpasso;che non tarda ad arrivare. Un sorpasso di forza e di velocità che lascia spiazzato Lewis Hamilton.
Ha conquistato così la leadership del gran premio da vero campione, con sorpassi puliti e compiuti nel momento giusto, senza esagerare come;invece accadeva in passato, una grande dimostrazione di forza e di;maturità da parte sua. Quando tutto sembra volgere per;il meglio, con una vittoria strameritata ormai in cassaforte, ecco che accade l’imprevedibile: Ocon nel tentativo folle di sdoppiarsi, centra Verstappen nella S do Senna facendo girare l’olandese, che con questo testacoda perde la prima;posizione.
Decisamente furioso e con una macchina abbastanza danneggiata, riparte e pian piano riesce a recuperare il gap che nel frattempo si era creato tra lui ed Hamilton passato in testa. Negli ultimi giri si avvicina;sempre più, ma i Km diminuiscono e non riesce a riprendere Hamilton, con una rimonta che sarebbe stata clamorosa ed una vittoria ancor di più. Nel dopo gara, abbiamo;visto tutti cosa ne avrebbe voluto fare del francese della Force India. Derubato
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Kimi Raikkonen voto 8: Giunto ormai alla sua penultima gara in rosso, in Brasile dove undici anni fa conquistava il suo primo ed unico titolo in rosso, dopo una qualifica non esaltante si riscatta in gara. Penalizzato dal poco grip delle gomme soft in partenza, non riesce a tenere dietro Verstappen che lo sopravanza, mettendosi in scia al suo compagno Vettel. Riesce a;passare il tedesco dopo un errore di questi, e da qui in poi resta davanti a Vettel. Mostra di avere un ritmo migliore e si mette alle spalle della Mercedes di Bottas, ma nonostante la maggiore velocità non trova il guizzo giusto per passare il connazionale. Intorno al quarantesimo giro riesce a sopravanzarlo, conquistando così l’ennesimo podio stagionale, salvando la gara alla Ferrari con un buon piazzamento. Salvatore
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Daniel Ricciardo voto 8,5: Dopo la delusione del Messico, torna alle vecchie abitudini: è costretto a partire indietro per una penalità per sostituzione del turbo sulla sua power unit Renault. Scatta così in undicesima posizione, rapidamente supera i piloti più lenti, portandosi in sesta posizione, favorito dal ritmo non esaltante di Bottas che tiene tutti vicini. Dopo diversi giri di studio alle spalle del suo ex compagno di squadra Vettel, riesce a sopravanzarlo con una delle sue mosse inaspettate con un sorpasso all’esterno alla S do Senna, con tanto di ruotata al tedesco. Dopo di che guadagna anche la quarta posizione su Bottas e nel finale;di gara sembra aprirsi la possibilità di tornare sul podio, ma non riesce ad attaccare Raikkonen. Nonostante i guai, lo ritroviamo sorridente come sempre lo abbiamo visto e soprattutto si sarà divertito in questa gara dove si sono esaltate le sue qualità migliori. Soddisfatto
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Valtteri Bottas voto 6,5: Continua ormai il trend delle ultime gare, con delle qualifiche tutto sommato accettabili, ma gare decisamente sotto tono. Questa volta è autore di una buona partenza che gli consente di sopravanzare Vettel, mettendosi così in protezione del suo compagno Hamilton in fuga. Tiene dietro le due Ferrari, la Red Bull di Verstappen e favorendo anche;il ritorno di Ricciardo. Viene sopravanzato da Verstappen, ma riesce a tenersi dietro le due Ferrari e l’altra Red Bull per gran parte della gara. Deve però lasciare strada al connazionale Raikkonen, che gli scippa il podio. A questo punto deve vedersela;anche con Ricciardo che gli soffia anche la quarta posizione; ormai senza più possibilità di poter far qualcosa, effettua un’altra sosta, mantenendo almeno la quinta posizione su Vettel. Disperso
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Sebastian Vettel voto 6,5: Buona qualifica per lui, dove perde la pole position per meno di un decimo. La partenza non è certo felice per lui, dove si fa sopravanzare da Bottas con gomme più performanti. Il ritmo gara non è buono, non riesce ad attaccare il;finlandese della Mercedes e perde anche la posizione su Verstappen e successivamente ad un errore anche sul suo compagno Raikkonen. La sua è una gara in difesa, con una Ferrari azzoppata e cerca di limitare al massimo i danni, ma;non riesce a tenere dietro Ricciardo, finendo in sesta posizione. Come detto, la sua Ferrari non era in forma smagliante ma forse lui non ha mostrato una grande grinta. Spento
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Charles Leclerc voto 9: La cosa più bella del suo weekend la compie in Q2, quando dopo aver denunciato tutta la sua delusione per la pioggia in;arrivo al suo ingegnere, che lo intima di rientrare ai box, resta invece in pista firmando incredibilmente il tempo che gli consente di superare il taglio. Dopo aver compiuto il miracolo, si qualifica ottavo, poi diventato settimo per la penalità di Ricciardo, e gestisce in modo ottimo la sua posizione. Non ha problemi a tenere dietro le due Haas mostrando un buon ritmo che nelle prime fasi gli consente quasi di raggiungere il gruppetto capitanato da Bottas. Gestisce così la;settima posizione fino al traguardo, mostrando una crescita continua e costante, un ottimo preambolo per il suo approdo in Ferrari nel 2019. Bravissimo
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Romain Grosjean voto 7,5: Dopo le ultime deludenti gare, torna a punti dopo una buona qualifica conclusa davanti al suo compagno di squadra. Una nota negativa, il suo connazionale Ocon probabilmente in questa gara gli ha rubato il titolo di distruttore. Ritornato
Kevin Magnussen voto 7: Anche lui torna a punti dopo tante, troppe prestazioni imbarazzanti. Non ha la stessa velocità del compagno di squadra, ma compie la sua onesta gara impreziosita dal bel sorpasso all’esterno su Ericsson nelle prime fasi di gara in curva 1. Ritornato 2
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Sergio Perez voto 6,5: La Force India non ha un gran potenziale su questa pista, ma lui fa il possibile portando la monoposto indiana quasi in Q3 e massimizzando in gara, ottenendo un punticino che fa morale. Regolare
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Brendon Hartley voto 5: Solita gara per il neozelandese che non riesce a trovare il guizzo adatto per scalare posizioni, non certo aiutato dalla;Toro Rosso che sembra aver perso velocità in Brasile. La sua avventura in F1 sembra ormai proprio agli sgoccioli, con le aspettative che erano decisamente più alte, visto il suo ampio palmares. Deludente
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Carlos Sainz voto 5: Dopo una brutta qualifica, rimedia con una buona partenza che lo porta a ridosso del suo compagno Hulkenberg, con cui da spettacolo in un bel duello ruota a ruota nel settore centrale del tracciato di Interlagos. Da qui in avanti però ne perdiamo le tracce e conclude in dodicesima posizione, fuori dai punti. Scomparso
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Pierre Gasly voto 5: Anche per lui non una buona gara, dopo la qualifica terminata in Q3. Non riesce a restare nella top 10 e si trova con il suo compagno Hartley a cui non vuole cedere la posizione nonostante l’insistenza del suo team, scatenando l’ira finale del giovane francese che mostra di avere un bel carattere. Arrabbiato
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Stoffel Vandoorne voto 5,5: Dopo i punti del Messico, torna ad occupare ancora una volta l’ultima posizione in fondo alla griglia di partenza. La sua non è una;gara esaltante, non di certo aiutato come sempre dalla McLaren, ma si toglie il lusso di battere Alonso superandolo anche nel corso della gara. Son soddisfazioni
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Esteban Ocon voto 2: Ed eccoci al vero protagonista del gran premio. Parte arretrato a causa di una penalità per la sostituzione del cambio e la sua è una gara;di sofferenza passata per lo più nel centro del gruppo, senza dare l’impressione di essere in grado di tornare davanti. Ci accorgiamo così della sua esistenza quando compie una vera e propria follia, che in poche occasioni si è vista in F1. Sperona Verstappen, il leader della gara, in maniera sciocca nel tentativo stupido di sdoppiarsi.
Nessuno vieta ai doppiati di poter recuperare il giro perso, però certamente non va fatto nella maniera fatta da Ocon, forzando in maniera assurda la staccata in curva 1. Probabilmente sarebbe stato un tentativo a dir poco azzardato anche se si fosse;trattato di un attacco per guadagnare la posizione su Verstappen. Però finalmente le cose vanno per il verso giusto dopo la gara: le premesse non sono buone per lui, rischia il pestaggio da parte di Verstappen, ma;fortunatamente per lui se la cava solo con qualche spinta da parte dell’olandese. Miracolato
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Sergey Sirotkin voto 5: Invece di lui abbiamo informazioni solo nel corso delle qualifiche, dove viene chiuso in maniera indegna da Hamilton. Ma lui, anziché lamentarsi (e ne avrebbe anche ragione), lascia passare l’episodio come “cose che succedono”. Poi per la gara niente da dire, solita gara di sofferenza con una Williams sempre più verso l’oblio. “Irrispettoso”
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Fernando Alonso voto 4,5: Il suo percorso di addio (o arrivederci) alla F1 assume sempre più le sembianze di un calvario, con una gara decisamente deludente, conclusa anche alle spalle del suo compagno di squadra Vandoorne. Stanco
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Lance Stroll voto 4,5: Solita gara senza spunti passata nei bassifondi della classifica, come sempre. Battuto di nuovo da Sirotkin. Il solito
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Nico Hulkenberg voto 5: Fine settimana deludente, iniziato con una qualifica non buona e gara conclusa in maniera anticipata a causa di un problema tecnico sulla sua Renault. Deluso
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Marcus Ericsson voto 5: Dopo la grande qualifica, con un settimo posto poi diventato sesto, getta tutto all’aria perdendo svariate posizioni in partenza, prendendo botte a destra e a manca danneggiando la sua Sauber che diventa inguidabile, finendo così in testacoda prima del ritiro definitivo. Sprecone
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Direzione gara voto 0: va sicuramente annoverata tra i protagonisti di questo fine settimana brasiliano. La direzione gara dà il meglio (o peggio) di se a partire dagli episodi;che vedono;coinvolto Hamilton. Potrebbe essere quasi giustificabile passar sopra sulla chiusura dell’inglese su;Raikkonen, ma ciò che lascia davvero stupiti è che Hamilton non viene neanche investigato per la pericolosissima manovra su Sergey Sirotkin.
Le motivazioni date per la non investigazione poi;sono quanto meno ridicole, complicando ulteriormente la posizione dei commissari. Come se non bastasse, finisce under investigation invece Vettel, reo di aver “danneggiato” la struttura utilizzata per effettuare controlli random sulla sua Ferrari nel corso delle qualifiche. Paradossalmente è lui a rischiare la penalità, che almeno non arriva e il tutto si risolve in una reprimenda ed una multa salata.;Poi in gara abbiamo il noto episodio tra Ocon e Verstappen, con il;francese che viene punito con uno stop and go di dieci secondi, secondo le parole di Charlie Whiting è stata comminata la massima sanzione possibile.
Ma la ciliegina sulla torta di tutto il fine settimana, è la sanzione inflitta a Max Verstappen dopo la reazione, umana, compiuta ai danni di Ocon. Ebbene il pilota della Red Bull è stato condannato a due;giorni di servizi sociali da scontare nei prossimi sei mesi, per aver danneggiato l’immagine della F1. Un falso buonismo che poi si va a contrapporre invece;a quanto fatto dai social media ufficiali della F1, che non ha;perso tempo invece a pubblicare il video dello scontro Ocon-Verstappen. Ma come? Verstappen non sta danneggiando l’immagine di questo sport?
Chi esce con un immagine decisamente rovinata è la direzione gara, che sembra dare più importanza ad episodi secondari, ma;tralasciando invece manovre pericolose in pista. Ma questo è stato amplificato in Brasile, ma il trend sembra proprio questo ormai.
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