F1 | Perché Albon al posto di Sainz può essere un’ottima idea per Ferrari

Carlos Sainz è in scadenza di contratto con la Ferrari, ma il rinnovo potrebbe non essere conveniente per Maranello: ecco perchè Alexander Albon può essere una buona soluzione

Nulla è ancora stato definito sulla questione rinnovi in casa Ferrari, ma sembra che il rinnovo di Carlos Sainz sia più complicato di quello di Charles Leclerc: per questo è spuntata l’idea Alexander Albon. Stando alle indiscrezione, per il monegasco è pronto un contratto pluriennale, mentre il rinnovo proposto a Sainz è solo un “semplice” contratto biennale.

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Albon e Sainz con Leclerc @GettyImagines

Il punto però è un altro. Sicuramente la Ferrari ha scelto come uno dei suoi punti di forza di non adottare la politica di prima e di seconda guida. I due piloti, così, sono messi sullo stesso livello. Questo è un bene perché il primo interesse va alla squadra e non al singolo pilota.

Tuttavia, la stagione 2023 ha lasciato emergere alcuni piccoli problemi in questa politica. Lo stile di guida diverso non ha consentito ai due piloti di brillare insieme, ma sempre a fasi alterne. Leclerc ha sempre ammesso di preferire un’auto con più sovrasterzo, mentre Sainz tende a mostrare il meglio con una monoposto tendente al sottosterzo.


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Nel momento in cui Ferrari ha puntato sul sottosterzo Sainz ha brillato sia in qualifica sia in gara. Dal Giappone, invece, con una monoposto ridisegnata sul sovrasterzo, Leclerc ha messo insieme una serie di pole e di ottime prestazioni in gara.

La Ferrari sa di voler puntare su Leclerc, ma deve anche rendersi conto che Sainz non è adatto come seconda guida. La costanza e l’intelligenza dello spagnolo difficilmente possono relegarlo a seconda guida. Il capolavoro di Singapore insegna che il numero 55 potrebbe essere una prima guida.

Ma allora la Ferrari cosa può fare? Nell’ultimo mese è spuntato il nome di Alexander Albon per sostituire Sainz. Probabilmente il pilota thailandese potrebbe essere perfetto come seconda guida e come compagno migliore per Leclerc.

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(Photo by Dan Istitene – Formula 1/Formula 1 via Getty Images)

Non solo: lo stile di guida di Albon rispecchia le preferenze di Leclerc. Adattare la macchina a due piloti molto simili può sicuramente diventare un punto di forza non del tutto indifferente. Con Albon anche la gerarchia della squadra potrebbe essere più definita ed evitare problemi come quelli avuti durante la stagione 2022 (basti pensare a Monaco e a Silverstone).

A conti fatti, una Ferrari con Leclerc e Albon potrebbe risultare molto più equilibrata e anche il rischio di attriti potrebbe essere scongiurato. Avere due piloti molto forti nella stessa squadra può essere un bene, ma la gestione interna può subire inevitabilmente degli scossoni che la Ferrari non può più permettersi.

Sta alla Ferrari scegliere e prendere le giuste misure con la situazione. La cosa importante è che si riesca a venire a capo della questione e trovare la soluzione migliore per lottare al pari di Max Verstappen. E, dulcis in fundo, per riportare a Maranello quel mondiale atteso da ormai 17.


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