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F1 | Perchè il GP del Qatar sarà un problema, per tutti

La F1 torna in Qatar dopo il GP inaugurale del 2021 ma per i team sarà come ripartire da zero: ecco perché

GP Qatar
Il GP del Qatar presenta tante incognite che lo renderanno una sfida per tutti i team di F1. Credits: XBP Images

Lo considero un circuito nuovo“. Così ha parlato senza mezzi termini Toto Wolff in vista del GP del Qatar. Eppure il team principal Mercedes la pista di Losail la ricorda bene. Nel 2021 l’impianto fu infatti teatro della sfida al limite del Regolamento tra Verstappen ed Hamilton, conclusa con la vittoria dell’inglese dopo il contatto in pista tra i due contendenti al titolo.

E perchè, dunque, secondo l’austriaco il GP del Qatar 2023 sarà totalmente diverso?

Per più ragioni.

Anzitutto, rispetto al 2021, sono cambiate le vetture. La nuova generazione di monoposto, basata sull’effetto suolo, è totalmente diversa dalla precedente e così anche i riferimenti di team e piloti.

In aggiunta, gli organizzatori sono poi intervenuti in maniera massiccia sulla struttura del circuito. Oltre ai rinnovati box e Paddock, la pista è stata completamente riasfaltata rendendo, sostanzialmente, inutile qualsiasi dato raccolto sul precedente manto stradale, risalente al 2004.

Pensiero condiviso, peraltro, anche dalla FIA. Nelle note pre-evento stilate dalla Federazione, infatti, si legge che: “data la natura delle modifiche effettuate, è da considerarsi a tutti gli effetti un nuovo circuito“.

Sprint e temperature a picco: che sfida per i team

Come se ciò non bastasse, in Qatar torna il formato sprint, riducendo, così, ad una soltanto le prove libere a disposizione di team e piloti. Le FP1 diventano, così, ancor più fondamentali, con l’assetto delle vetture che verrà sostanzialmente congelato al termine della sessione. Sarà dunque importante la correlazione dati con la fabbrica, così da poter sfruttare le prime (ed uniche) libere per affinare l’assetto.

Abbiamo lavorato molto al simulatore per definire un assetto di base“, ha confermato Enrico Sampo, a capo delle simulazioni in Ferrari. “Abbiamo simulato diversi scenari, non sarà semplice“, ha poi aggiunto.

Ma non finisce qui.

A rendere ancor più complicato il weekend del Qatar saranno anche gli orari dell’evento. La corsa, infatti, si svolgerà in nottura, con temperatura e condizioni di pista estremamente variabili rispetto a quelle che i team incontreranno nelle FP1.

L’approccio dovrà, dunque, essere necessariamente diverso rispetto alle altri appuntamenti serali, come Singapore, dove i team sfruttavano solo relativamente le prime libere poiché considerate poco rappresentative delle condizioni di gara.

Per le FP1 in Qatar, in programma alle 16.30 locali, sono previsti sino a 40 gradi. Le Qualifiche, invece, si terranno alle 20.00 con quasi dieci gradi in meno di temperatura. Una differenza notevole.

Ecco perchè il Qatar sarà una bella sfida per tutti i team, nessuno escluso. 

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