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F1 | Perché la Red Bull non ha vinto a Singapore?

Tracollo Red Bull a Singapore: perché il team dominante della stagione 2023 non è riuscito a vincere?

Red Bull, crisi a Singapore: cos’è successo? – Credits photo: @Red Bull Pool Content

Red Bull esce a testa bassa dal weekend di Singapore. Per la prima volta, in una stagione di dominio assoluto, il team austriaco non è riuscito ad arrivare a podio.

Un tracollo improvviso, anticipato dalla crisi nelle prove libere del venerdì che hanno visto entrambi i piloti lamentarsi di una macchina instabile e inguidabile. La situazione fa un po’ sorridere i tifosi Ferrari: Max Verstappen e Sergio Pérez sanno cosa vuol dire avere a che fare con una monoposto dal comportamento imprevedibile.

Ci ha pensato Carlos Sainz a interrompere la scia di vittorie di Red Bull, smentendo così anche la “profezia” di George Russell sul fatto che avrebbero vinto tutte le gare. Cos’è successo a Singapore e perché la Red Bull non ha vinto?

La crisi del venerdì

Tutto è iniziato nel venerdì delle prime due sessioni di prove libere. Verstappen e Pérez hanno segnalato i primi problemi di bilanciamento, che impedivano a entrambi di guidare in modo “pulito”.

La Red Bull ha quindi fatto un passo indietro, provando ad usare il fondo delle precedenti gare. Se l’olandese sembrava riprendersi nelle FP2, per il messicano i problemi sono rimasti gli stessi.

Le qualifiche shock

Il sabato non è andato meglio. Le evidenti difficoltà sono state confermate in qualifica. Per la prima volta quest’anno, entrambi i piloti si sono posizionati fuori dal Q2. Verstappen all’undicesimo posto, Pérez al tredicesimo.

Una qualifica shock che ha lasciato senza parole gli appassionati di Formula 1. Qualcuno ha ipotizzato che dietro questo colpo di scena ci sia la nuova direttiva tecnica, la 018, che interessa la flessibilità delle ali. Opzione smentita da Christian Horner, che ha invece confermato un errore di set-up. “La simulazione prima di venerdì non ci ha portato sulla strada giusta”, ha ammesso ad Autosport.

“Siamo semplicemente finiti nella finestra sbagliata. Questo ha messo in luce alcuni dei punti deboli della nostra macchina”, ha aggiunto.

Uno dei punti di forza di questa RB19 sta infatti nel mantenere un fondo aerodinamico prevedibile a varie velocità, anche nelle curve. L’efficace controllo di guida permette quindi alla macchina di correre fino a toccare il suolo anche a grandi velocità e senza rimbalzare.

Il tracollo della domenica

La Red Bull era irriconoscibile ed in evidente difficoltà. Sorpassata con grande facilità da diverse macchine, sia Verstappen che Pérez sembravano confinati nella terra di nessuno.

Lenti nel venerdì, nel sabato e anche nella domenica di gara. Cos’ha dunque impedito alla Red Bull di giungere a podio? La soluzione potrebbe riscontrarsi nel fondo introdotto il venerdì. Una soluzione che avrebbe dovuto aiutare la vettura, ma che ha finito per provocare l’effetto contrario.

Verstappen si è lamentato nel corso della gara riferendo di “guidare come sul ghiaccio”. Il che la dice lunga. Ma se il fondo nuovo funzionava in simulazione, perché in gara non ha prodotto il risultato sperato?

La possibile spiegazione

Helmut Marko ha suggerito una mancanza di compatibilità tra simulatore e prestazioni in pista. L’errata lettura della finestra ha comportato anche un assetto sbagliato. Ecco spiegato il motivo delle basse prestazioni della Red Bull, che hanno messo in ginocchio anche il dominatore del 2023, Max Verstappen.

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