Formula 1Interviste F1News Formula 1

F1 – Perché McLaren non è stata squalificata? FIA minimizza: “Il sole a Baku…”

Continua la saga del mini-DRS a Singapore: Nicholas Tombazis (FIA) ha provato a chiarire la vicenda, fornendo alcune spiegazioni sulla mancata squalifica della McLaren.

Nel corso delle ultime prove libere di Singapore, Nicholas Tombazis – respnsabile tecnico della FIA – ha spiegato le ragioni della Federazione sulle non-decisioni contro il mini DRS McLaren.

f1 mini drs fia mclaren tombazis formula 1 ala flessibile baku
Foto: Pirelli Media

Ai microfoni di Mara Sangiorgio di Sky Italia, l’ingegnere greco della FIA ha fornito alcune spiegazioni, non proprio chiare a tutti, sulla non squalifica della McLaren in merito alla vicenda mini DRS.

“Perché la McLaren non è stata squalificata?”, è la domanda che circola con insistenza tra appassionati e addetti ai lavori. “Intanto abbiamo discusso l’evento ben dopo la gara di Baku”, ha esordito Tombazis. “Di solito le squadre che lamentano configurazioni altrui vengono da noi il venerdì per discutere un particolare aspetto. C’è da dire che l’ala McLaren ha passato tutti i test, questo è importante. Soddisfava anche tutto quello che è scritto nelle direttive tecniche. In base a questo non ci sembrava il caso – a posteriori – di agire in questo modo.”


Leggi anche: F1 | Analisi tecnica – Perché Ferrari e gli altri team adottano ali flessibili?


Alla difesa della McLaren segue la tirata d’orecchie agli altri team: “Tutte le squadre, senza eccezione, anche quelle che stanno alzando più la voce in questi giorni, hanno a volte beneficiato di questo approccio, che secondo me è quello giusto da seguire in modo sportivo. Non meritava secondo me questa interpretazione, anche se è naturale accadano queste cose, il mondiale è molto tirato”, ha proseguito il responsabile tecnico FIA analizzando il modus operandi della Federazione stessa.

In conclusione, Nicholas Tombazis ha voluto chiarire alcune condizioni che hanno portato alla ribalta il fenomeno del ‘mini DRS’. “A Baku c’era il sole in una certa direzione, che evidenziava il fenomeno molto di più rispetto a quanto sia avvenuto a Spa e Monza. A Monza e Spa così nessuno si era accorto (dell’ala McLaren, ndr). Se qualcuno fosse venuto da noi a Monza o Spa, forse avremmo agito un po’ prima.”

Seguici anche sui social: TelegramInstagramFacebookTwitter