Il ritiro in Messico demolisce Perez, in lacrime ai box: l’opportunità per risollevarsi si è frantumata dopo 800m, ora che futuro attende Checo?
Le lacrime disperate dopo il ritiro in Messico non testimoniano solamente la cocente delusione per il ko nella gara di casa: il weekend all’autodromo Hermanos Rodriguez era l’occasione per Perez per riacquisire una fiducia carente che, dopo curva 1, è ancor più compromessa.
Dopo Baku il buio del tunnel in cui si era infilato Checo si era fatto via via sempre più intenso. Annichilito dalle prestazioni del compagno, Perez era addirittura finito a galleggiare negli ultimi weekend a centro classifica, talvolta annaspando in qualifica nel tentativo di agguantare un Q3 sulla carta ampiamente scontato.
Poi la luce, flebile ma presente, in fondo alla galleria nella settimana precedente al Gran Premio di casa. Ad Austin i primi segnali incoraggianti, nelle sessioni a Città del Messico la conferma di un Checo ancora vivo. Alla domenica il pubblico acclama il proprio beniamino che, dalla quinta posizione, è determinato a tornare quantomeno sul podio. Il via porta sull’esterno Perez che, ingolosito dallo spazio disponibile, tenta l’all-in incurante dei pericoli: il risultato è noto.
Il deluso boato degli spettatori assiepati sulle gradinate dell’autodromo accompagna Perez ai box. Qui, una volta realizzato il ritiro Checo è irrequieto all’interno della sua Red Bull parcheggiata. Lo sguardo è attonito e le mani si aggrappano al casco mentre tentano di asciugare gli occhi contriti.
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Da una possibile rinascita al baratro. Il weekend casalingo era per Perez forse l’ultima occasione di rimettere in pista la propria carriera a Milton Keynes. Nel contesto che ben si conosce, cestinare la ghiotta occasione messicana potrebbe risultare un peccato mortale per Checo, per il quale il futuro si fa nuovamente più intricato.
Quale futuro per Perez? Carta canta e Sergio il contratto per il 2024 lo ha, ma tanto non basta a placare le voci sul suo futuro, che dopo il Messico hanno ripreso inesorabilmente a rincorrersi.
Quanto sarebbe salutare la permanenza di Perez in Red Bull per lo stesso Perez? Tralasciando il verdetto della pista, già di per sé poco esaltante, la posizione in squadra di Checo non appare delle più rosee. Se il pilota (e papà Antonio) ha sempre indicato la scuderia anglo-austriaca come una “famiglia”, lo stesso non si può affermare per i vertici del team.
Passare in rassegna le dichiarazioni talvolta ambigue, talvolta poco “paterne” di Christian Horner e – soprattutto – di Helmut Marko sarebbe quasi un’impresa eraclea. Difficile pensare che le “gentilezze“ dei suoi dirigenti possano rappresentare un’iniezione di fiducia per il pilota.
Perez-Red Bull: matrimonio ai titoli di coda?
Morale abbattuto, prestazioni scadenti e fiducia della squadra che pare latitare: Checo avrà le spalle abbastanza larghe per reggere il peso del 2023 nella prossima stagione in Red Bull?
La risposta, se negativa, apre i social alla discussione di diversi scenari. Le voci dopo il GP del Messico tornano ad impazzare e ad alimentarle ci ha pensato Albert Fabrega sui propri social. Il giornalista spagnolo, presente nella capitale messicana, sarebbe venuto a conoscenza di un rumor “incredibile” che Fabrega spera esplicitamente non si concretizzi.
Come immaginabile, si sono diffusi i più disparati rumors a partire dal ritiro di Alonso fino ad un clamoroso scambio tra Fernando e Checo per il 2024. Tra le innumerevoli voci da prendere con le dovute cautele, molti paventano che il fatto possa riguardare il solo Sergio Perez e, più precisamente, il proprio ritiro al termine della stagione, nonostante lo stesso messicano abbia dato sui social l’appuntamento ai tifosi connazionali al 2024.
Rispettare il contratto Red Bull, bussare alle porte di un altro team o appendere il volante al chiodo: Perez è ad uno snodo fondamentale della sua carriera, qual è l’opzione per lui più “salutare”?
Completely gutted 😢#F1 #MexicoGP pic.twitter.com/yawv0zaic6
— Formula 1 (@F1) October 29, 2023
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