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F1 | Perez non molla il “posto fisso” in Red Bull: “È come un gatto con venticinque vite”

Nonostante le voci di mercato, Perez sembra avere ancora la possibilità di rimanere in Red Bull.

La situazione di Sergio Perez in Red Bull è uno dei temi più caldi in F1. Il messicano ha un contratto già firmato per il 2025, ma le sue prestazioni non sono state soddisfacenti ed a Milton Keynes starebbero pensando di sostituirlo.

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Sergio Perez © F1inGenerale.com

Sembrava già cosa fatta nella pausa estiva, ma poi è arrivata la riconferma per Checo. La seconda parte di stagione non è però andata meglio ed ora, in classifica, il pilota Red Bull si trova più vicino all’ultimo posto che al primo, occupato invece dal compagno di squadra Max Verstappen.

Da settimane si parla di Colapinto e Lawson come possibili sostituti per il prossimo anno. Tuttavia, negli ultimi giorni è uscita una nuova voce secondo cui il messicano non avrebbe più clausole speciali nel contratto. Questo, insieme al potere ed al denaro dei suoi sponsor, potrebbe consentirgli di essere regolarmente in macchina anche il prossimo anno.

Perez non muore mai

Della situazione di Perez in Red Bull ha parlato anche Jeroen Bleekemolen, pilota olandese vinse la 24h di Le Mans insieme a Jos Verstappen in LMP2 nel 2008.

“È come se fosse un gatto con venticinque vite, non nove. Riesce sempre a tornare in gioco”, ha spiegato in un’intervista a GPBlog. “Ricordiamoci del suo passaggio dall’ultimo al primo posto durante il GP del Bahrain 2020 con la Racing Point. Nonostante fosse partito ultimo, ha vinto quella gara mantenendo un ritmo elevatissimo e senza Safety Car.”

“Pensare che non sappia guidare è assurdo, perché è davvero un pilota molto bravo.”

La difficoltà di stare con Verstappen

Proseguendo la sua analisi, Bleekemolen ha poi sottolineato quanto sia complicato correre accanto a un pilota come Max Verstappen.

“Ti ritrovi a fare cose che normalmente non faresti e a tentare manovre che mai avresti pensato di provare. Serve una certa fiducia in se stessi, ma quando perdi improvvisamente quattro o cinque decimi, come pilota vai fuori di testa.”

“Forse per un po’ è stato sopraffatto mentalmente da questa situazione”, ha concluso l’olandese. “Certo, avrebbero potuto sostituirlo prima, ma è una decisione difficile. Chiunque si metta a suo fianco [di Verstappen n.d.r], non avrà vita facile.”

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