L’incidente di Perez a Baku è costato caro alla Red Bull, che ora non solo ha subito un duro colpo economico, ma deve anche correre contro il tempo per riparare la macchina del messicano.
L’incidente di Perez a Baku è stato un duro colpo per la Red Bull. Non solo il termini economici, ma anche di tempistiche.
Nelle fasi finali del GP dell’Azerbaijan, il messicano e Carlos Sainz si sono scontrati finendo contro le barriere. Un incidente di gara che però è costato caro sia a Red Bull che Ferrari. Mentre per lo spagnolo sembra non esserci stato alcun problema, per la RB20 di Checo si sta facendo una corsa contro il tempo per ripararla.
Infatti, i danni sono stati piuttosto ingenti, e i meccanici si stanno affrettando per sostituire i pezzi. Stando ai dettagli sull’incidente, la monoposto del pilota #11 ha subito dei danni significativi all’ala anteriore e al muso, ma anche ai sidepod, alle sospensioni anteriori e posteriori e al fondo. Quest’ultimo era una novità introdotta dalla Red Bull a Baku, che avrebbe dovuto aiutare i piloti a livello prestazionale.
La cifra per la riparazione della macchina di Sergio Pérez si aggira intorno agli 800.000 euro.
Il costo non solo va a incidere drasticamente sul budget cap, ma sta obbligando la Red Bull ad affrettarsi e assicurarsi di avere i pezzi di ricambio a sufficienza per arrivare conformi a Singapore.
Nel post gara di Baku, il team principal Christian Horner ha incolpato Sainz dell’accaduto, e ha continuato con AMUS: “È costato a Checo un posto sul podio. Ci ha lasciato con un mucchio di rottami. I pezzi di ricambio scarseggiano. Dovremo lavorare giorni interi in fabbrica per farli arrivare a Singapore in tempo per venerdì.”
L’incidente di Sergio Pérez più costoso è stato a Monaco di quest’anno. Il danno ha comportato alla Red Bull una spesa complessiva di riparazioni di circa 4,6 milioni di euro.
Crediti immagine di copertina: Motorsport Images
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