Dalle possibilità contro la McLaren alla mancanza di un assetto da bagnato: Carlos Sainz commenta le qualifiche posticipate in Brasile.
Non sarà il sabato il giorno delle qualifiche del GP del Brasile di F1: l’arrivo della pioggia ha stravolto i programmi del weekend: Carlos Sainz ha parlato – dal paddock di Interlagos – analizzando l’assetto della Ferrari e le speranze di battere la McLaren.
“C’è troppa acqua in pista”, ha ammesso lo spagnolo a decisione ormai presa. “Peccato, sappiamo che con queste macchine guidare con tanta pioggia è sempre difficile. È complicato soprattutto dal punto di vista della visibilità, in particolar modo in riferimento al Q1, in cui ci sono venti macchine in pista insieme.”
“Inoltre l’asfalto nuovo, si vede, non è molto drenante. Ci sta mettendo un po’ di tempo a farlo”, ha spiegato ai microfoni di Sky Italia.
Nessun ‘assetto da bagnato’, “non esiste più”
Al momento dell’arrivo delle precipitazione sulla città di San Paolo del Brasile, nessuno tra i meccanici della Ferrari e degli altri team ha iniziato intensivi lavori sulla vettura. La spiegazione non è da ricercarsi in un preventivo setup da pioggia, ma in una caratteristica specifica della vettura odierne. “La verità è che al giorno d’oggi in Formula Uno non esiste l’assetto da bagnato. Esiste solo il brake duct, che ritocchi per modificare le temperature degli pneumatici. Poi basta. Per quanto riguarda il resto non tocchi praticamente niente: non modifichi l’assetto meccanico, non modifichi le altezze… Non esistono più i setup da bagnato”.
Il madrileno ha continuato, parlando al microfono di Mara Sangiorgio: “Si tratta del modo con cui fai lavorare le gomme con il brake duct, più che della modifica degli assetti. Per questo ci sono degli anni in cui le vetture vanno più forte con la pioggia o con l’asciutto a seconda delle caratteristiche della monoposto. Non ci sono setup specifici per la pioggia.”
Battere le McLaren? La speranza di Sainz
Norris e Piastri appaiono in grande forma tra le lunghe curve del tracciato brasiliano. L’autodromo José Carlos Pace presenta infatti caratteristiche maggiormente favorevoli alle vetture inglesi. “Le McLaren sono 3 decimi più veloci in qualifica e 1 o 2 decimi sul ritmo di gara. In una gara come la sprint significa finire dietro di loro di tre o quattro secondi. Sapevamo alla vigilia di questo weekend che sarebbe stato un fine settimana difficile: Interlagos ha tante curve a lunga percorrenza. Alla nostra macchina non piacciono: più lunga è la curva e più facciamo fatica. Vedremo, con questo tempo magari cambierà qualche cosa.”
La speranza è tuttavia l’ultima a morire e Carlos Sainz non molla: “Spero che potremo essere più vicini. Se saremo più vicini allora potremo essere più in lotta. Abbiamo cambiato alcuni settaggi sulla macchina nella parte meccanica. Speriamo di poter andare più forte la domenica.”
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