Cielo coperto sul circuito di Interlagos per questa prima sessione di prove libere. La Red Bull di Max Verstappen registra il tempo più veloce delle FP1, seguita da Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, distanziati di appena un decimo. Una sessione fondamentale per lo studio del nuovo fondo Ferrari e che conferma i problemi di gestione gomme riscontrati da Mercedes nelle ultime gare. Vediamo insieme la sintesi della sessione.
Scendono in pista, come spesso nella seconda parte della stagione le nuove leve della Formula 1: Giovinazzi in Sauber, Norris in McLaren, Latifi in Force India. I primi tempi cronometrati registrati sono naturalmente molto alti: Raikkonen si assesta nei primi dieci minuti su un 1:20.666. Norris fa segnare un giro lanciato su 1:13.312, migliorandosi al giro successivo di un secondo.
I tempi si abbassano considerevolmente dopo la prima mezz’ora, con Ricciardo (1:10.139) seguito a ruota dalle due Ferrari di Raikkonen e Vettel. Le Mercedes scendono in pista, e Valtteri Bottas è il primo a scendere sotto il muro dell’1:10, migliorato da Verstappen. McLaren, nel frattempo, applica il flo-vis sulla monoposto di Norris per le prove partenza. Prove libere GP Brasile
Box in fermento
Grossi lavori sia in Ferrari che in Mercedes: le rosse analizzano attentamente il nuovo ed elaborato fondo, mentre i meccanici di Valtteri Bottas sono impegnati a riparare tempestivamente una perdita d’olio. Nell’ultima mezz’ora, Raikkonen si assesta in terza posizione con una mescola di differenza rispetto a Hamilton e Verstappen, che lo precedono. Le altre vetture riscontrano seri problemi di traffico, ma fortunatamente non ci sono collisioni. Vettel si appropria della seconda posizione, spodestano Hamilton e mettendosi a soli 5 centesimi da Verstappen. Gli ultimi venti minuti vedono le scuderie approcciarsi alla prima simulazione passo gara, e in particolare le Mercedes testano un pacchetto aerodinamico differenziato per l’ala posteriore. Le Frecce d’Argento accusano anche problemi di sottosterzo. Ricciardo, a cui vengono confermate cinque posizioni di penalità in partenza, è estremamente competitivo sul passo gara, mantenendosi sull’1:12.
La sessione si conclude quindi senza particolari novità degne di nota, se non l’inaspettata riapertura, da parte di Mercedes, dei fori sui mozzi e sui cerchioni posteriori. Vedremo se questa soluzione verrà impiegata anche in gara e qualifica.