Dopo l’annuncio dell’accordo Red Bull-Ford, Honda ha avuto contatti con McLaren per i motori del 2026.
Il 2026 sarà l’anno dei cambiamenti per quanto riguarda le Power Unit. Nel World Motor Sport Council dello scorso agosto sono state infatti approvate le modifiche al regolamento per quanto riguarda i motori. Andando più nello specifico, verrà utilizzato il 50% di energia elettrica rispetto a quanto avviene attualmente senza andare però ad impattare quelle che sono le prestazioni delle vetture. Inoltre verrà rimosso l’MGU-H a favore di un MGU-K in grado di generare un potenza tre volte superiore a quella attuale.
Queste modifiche hanno spinto diverse aziende ad analizzare eventuali opportunità di ingresso nel Circus. Tra queste, Audi e Ford hanno già annunciato accordi di partnership con Sauber e Red Bull. Proprio l’accordo tra l’attuale team campione del Mondo e lo storico marchio americano ha aperto un dibattito riguardo quello che sarà il futuro di Honda.
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Honda, dopo l’addio alla F1 annunciato lo scorso anno, sarà uno dei fornitori di motori nel 2026 e per questo ci sono stati dei contatti con McLaren. La scuderia britannica aveva divorziato dall’azienda giapponese nel 2017 passando a Renault prima e Mercedes poi.
Dietro alla volontà da parte di Honda di tornare sui propri passi sembrano esserci proprio le novità tecniche che debutteranno tra tre anni. Tra queste quelle più in linea con il marchio nipponico sono sicuramente l’utilizzo di combustibili sostenibili e l’obiettivo di emissioni zero entro il 2030 da tempo annunciato da parte della Formula 1.
Per ora quelli con McLaren non sono altro che dei contatti esplorativi per valutare la fattibilità o meno dell’accordo. Tornare con Honda significherebbe lasciare Mercedes con Zak Brown che nei mesi scorsi si era detto “molto contento dell’attuale fornitore”. L’amministratore delegato dei britannici aveva poi ribadito la volontà di tornare ad essere vincenti nel breve periodo. “A partire dal 2024 speriamo di poter tornare a vincere delle gare. Nel 2025 dovremo invece lottare per il campionato”.