L’olandese guadagna la seconda posizione e partirà tra le due Mercedes. Sintesi Qualifiche Verstappen Qualifiche Germania
Sarà il caldo. Sarà che dovunque vada ci sono sempre tribune gremite di maglie arancioni a sostenerlo. Sarà che la Red Bull ha trovato una via per insidiare le frecce d’argento e staccare la Ferrari. Max Verstappen continua a regalare spettacolo, anche se oggi siamo solo alle qualifiche. Lasciare dietro Bottas non è comunque da poco, dato anche l’ambiente in cui si corre e la potenza della monoposto grigio-bianca per l’occasione. Verstappen Qualifiche Germania
Il #33 ha fame e si vede. Sempre costante nei risultati aiuta, poi, anche quando il gioco si fa sempre più duro; venerdì ha girato sul passo dell’1:14 basso rimanendo incollato alla top 4, stamattina nelle libere 3 invece era a un decimo dal coetaneo, oggi troppo sfortunato, Charles Leclerc. Il risultato dopo quasi un’ora di qualifica è segnato dal cronometro. 1:12:113 è la cifra al momento del passaggio sulla linea del traguardo.
“Il secondo posto ci rende contenti, sono tantissimi i tifosi olandesi. Partiremo dalla prima fila e vedremo cosa sarà possibile fare domani.”
I tifosi orange paiono presentarsi come quel cavallo in più nel motore Honda di Max. Bandiere blu, bianco e rosse che sventolano accompagnano la monoposto di Milton Keynes per le curve di Hockenheim, addobbato a festa per la celebrazione dei 125 anni di Mercedes nelle corse. Verstappen non è in corsa per il mondiale e in più, se vogliamo allungare il dito nella piaga dei tifosi Ferrari, è molto più avanti sulla griglia di entrambi i piloti della Rossa. Questa situazione potrebbe portare l’olandese a ragionare d’attacco. Lo stacco frizione giocherà un ruolo chiave per le prime decine di metri.
Insinuare Hamilton, passarlo, andarsene e chiudere la faccenda Germania, portandosi a casa il secondo trionfo stagionale. Però ciò che conta sarà, appunto, il via. Cancellare gli incubi di Spielberg servirà, o forse no; alla fine che rimangano nell’immaginario del pilota dei Paesi Bassi come campanello d’allarme è un modo per ricordare il disastro e provare a non ripeterlo più. Soprattutto domani.
“Potevamo essere più vicini a Mercedes ma non so se avremmo potuto fare la pole, non credo. Sono andato un po’ largo e ho perso il posteriore.”
Verstappen si aspettava di più dalla sua RB15. Il clima sulla pista nelle prime ore del pomeriggio non è stato lo stesso di quello presente ieri. Il fatto è che l’ex Toro Rosso si è preso ben tre decimi da Lewis Hamilton, l’unico dei venti a scendere sotto l’1:12. il giovane driver quando dice che credeva di fare meglio non ha tutti i torti. Anzi ha più che ragione. Nell’ultimo giro con gomme Soft ha migliorato solo nel primo settore, perdendo di tanto nei rimanenti due. Il motivo di ciò sarebbe da trovare nel settore centrale, il più tecnico e guidato di tutto Hockenheim. Infatti Max dice di non essere stato perfetto in entrata di curva perdendo decimi in uscita, nella zona della Tribuna Mercedes e tra la curva 15 e 17.
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