Il CEO di RB Peter Bayer ha risposto alle accuse avanzate da McLaren sulla collaborazione tra l’ex AlphaTauri e Red Bull.
La scorsa settimana il Visa CashApp RB F1 Team ha mostrato la sua VCARB-01. La nuova monoposto presenta chiare somiglianze con la Red Bull RB19. Il team di Faenza ha infatti sfruttato al massimo il regolamento comprando tutte le componenti trasferibili dagli attuali campioni del mondo. Qualche team, tra cui McLaren, ha iniziato ad avanzare accuse visto che secondo loro il rapporto tra RB e Red Bull potrebbe generare vantaggi sleali per il 2024.

Perché RB è al centro delle attenzioni?
Qualche settimana fa il CEO di McLaren Zak Brown aveva sollevato qualche preoccupazione in merito alla questione Red Bull/RB. Il suo timore deriva dal fatto che i due team abbiano la stessa proprietà.
“Penso che la comproprietà non esista in nessun altro sport” aveva infatti commentato Brown. “Credo che questo crei un forte conflitto di interessi”.
Dal suo punto di vista questa situazione potrebbe minare la correttezza sportiva. Brown vorrebbe dunque affrontare la questione nelle opportune sedi per verificare che effettivamente sia stia svolgendo tutto in modo regolare.
La risposta di RB a McLaren
Peter Bayer, CEO della neonata RB, non ha fatto passare troppo tempo prima di rispondere alle accuse mosse da McLaren e da altri “oppositori”. Parlando con RacingNews365 ha infatti risposto alla questione.
“Una delle prime cose che si imparano in questo sport è che il modo più semplice per diventare impopolari è avere successo. Finché sei ultimo, la gente sa nemmeno che corri. Non appena però inizi a bussare alla porta, ti tirano addosso tutto quello che possono“.
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“Io vengo dalla FIA e so quanto sia alto il livello di controllo su tutte le squadre” ha continuato Bayer. L’attuale CEO di RB ha infatti ricoperto alcuni ruoli in Federazione tra cui quello di Direttore Esecutivo per la F1.
“C’è un controllo ancora maggiore quando si tratta di team che lavorano a stretto contatto. Le regole sono molto chiare. Avrete visto la dichiarazione della FIA. Ha controllato la nostra vettura ed ha accertato che fosse un concetto diverso. Non c’è nulla che ci preoccupi”.
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