Red Bull e McLaren continuano a farsi la guerra: stavolta il team di Milton Keynes accusa i papaya di utilizzare un trucco per le gomme.
Continua la guerra tra Red Bull e McLaren. A Baku, il team di Milton Keynes aveva accusato i papaya di usare un’ala posteriore irregolare. La FIA ha quindi chiesto agli uomini di Andrea Stella di modificare questo dispositivo.
Ad Austin, la McLaren è passata al contrattacco con il “caso” T-Tray – e la Red Bull ha ammesso di esserne colpevole. Anche stavolta la Federazione è intervenuta, dichiarando legale il meccanismo.
In Brasile, c’è il terzo atto di questa battaglia. Red Bull accusa McLaren di utilizzare un sistema alle gomme per prevenire il surriscaldamento delle gomme in gara. Ciò avverrebbe iniettando dell’acqua attraverso le valvole. Apparentemente anche piccole quantità di liquido producono lo stesso effetto. Non solo McLaren: AMUS riporta che diversi team traggano beneficio usando questo “trucchetto.”
La FIA è già partita all’azione e sta indagando sul caso. Ad Austin e in Messico non ci sono stati episodi sospetti. In ogni caso, Pirelli dovrebbe segnalare la minima irregolarità ai commissari tecnici della Federazione. Tuttavia, sia la FIA che il produttore italiano non hanno ancora commentato il caso.
Nel paddock, però, si parla solo di un grande polverone mediatico. Un forte segnale che la guerra tra McLaren e Red Bull è più accesa che mai.
Come si fa a introdurre l’acqua nei pneumatici senza che Pirelli se ne accorga? AMUS spiega che le gomme e i cerchi sono tutti codificati. La FIA assegna in modo casuale gli pneumatici ai cerchi inseriti dalle squadre. L’installazione e la rimozione dei pneumatici sono poi eseguite dai tecnici dell’assistenza Pirelli.
Una volta che le gomme sono state installate, nessun team può modificarle. Le squadre stesse non hanno strumenti per togliere le gomme dal cerchione e rimetterle. I pneumatici non possono essere riutilizzati una volta essere stati rimossi.
L’unico accesso attraverso il quale è possibile riempire l’acqua è la valvola. Ma iniettare fluidi senza farsi notare sarebbe estremamente difficile visto il numero di misure di sicurezza imposte da Pirelli nei box.
Crediti immagine di copertina: McLaren F1
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