Helmut Marko racconta i concitati istanti prima del GP di Spagna: la dimenticanza Red Bull ed il caos sulla temperatura della benzina.

Poco prima della partenza della gara di Barcellona nel box del team di Milton Keynes l’atmosfera si fa bollente. I minuti passano, le altre monoposto scendono in pista per andare in griglia di partenza, Perez – e soprattutto Verstappen – restano in garage. I due Red Bull riescono poi a scendere in pista negli ultimi istanti disponibili per prendere parte al GP, ma nel box del campione del mondo è successo qualcosa. A raccontare il caos sulla temperatura della benzina di quei momenti in Spagna è Helmut Marko, consigliere Red Bull, si microfoni di F1-insider.com.
Ma partiamo dalle premesse. Come riporta il sito tedesco, fino al GP di Miami – a causa del passaggio alla benzina E10 – la temperatura minima del carburante era fissata a 18 gradi centigradi.
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In quel di Barcellona è stata tuttavia ripristinata la regola “vecchia”. A tal riguardo l’articolo 6.4.2 del regolamento tecnico 2022 recita: “Il carburante destinato ad uso immediato in una vettura non può essere più di 10°C inferiore alla temperatura dell’ambiente. Quest’ultima sarà registrata dal servizio meteo della FIA due ore prima della gara”.
Nell’afosa domenica spagnola, la temperatura dell’aria registrata dalla Federazione era di 35 gradi Celsius. Di conseguenza, la benzina non poteva scendere sotto i 25 gradi.
Il consulente Red Bull Helmut Marko ammette la dimenticanza rispetto al cambiamento della regola in Spagna: “Ci eravamo dimenticati che la temperatura della benzina era cambiata“.
L’ex pilota conclude: “…ma ce ne siamo accorti in tempo. Abbiamo così lasciato il motore acceso per scaldare il carburante”.
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