Helmut Marko non sembra per nulla preoccupato dal crash test fallito dalla Red Bull, anzi è più soddisfatto così.
Negli scorsi giorni era uscita l’indiscrezione di come Red Bull avesse fallito il primo crash test della RB20. La prova si sarebbe svolta appena prima di Natale e quindi a Milton Keynes hanno dovuto aspettare la fine della pausa invernale per rimettersi al lavoro. Tuttavia Helmut Marko, consigliere Red Bull, si è detto assolutamente tranquillo su quanto accaduto facendo intendere che il fallimento del crash test fosse assolutamente nei piani.

Red Bull progetta al limite
Helmut Marko sembra essersi fatto una grossa risata sulle voci che vedrebbero una Red Bull in ritardo dopo il fallimento del crash test. In una telefonata con F1-insider, l’austriaco avrebbe infatti spento le speranze di chiunque pensasse che l’esisto del test potesse essere un ostacolo per il team campione del mondo.
“È ridicolo” ha commentato Marko. “Se avessimo superato il primo crash test, ci sarebbe stato un problema. Allora avremmo fatto un pessimo lavoro”. Questo naturalmente va ad indicare come in casa Red Bull si stia cercando il limite assoluto sulla nuova vettura. Uno dei pochi difetti della RB19 era infatti il peso e quindi i tecnici guidati da Waché e Newey stanno lavorando per ridurlo.
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Il problema sul primo telaio della RB20 sembra essere legato alla struttura d’impatto frontale. La nuova specifica vedrà aggiunta una pelle di carbonio in più. Questo dovrebbe bastare per superare il test e quindi ottenere l’omologazione da parte della FIA.
Un team come Red Bull aveva messo sicuramente in conto la possibilità di non superare le verifiche ma questo è sintomo di una progettazione al limite. Ecco perché la notizia non è per forza un segnale positivo per i rivali. Certo, a Milton Keynes sono stati obbligati a rivedere qualcosa ma è difficile pensare che siano stati colti di sorpresa. Difatti sapevano già come intervenire per risolvere il problema.
Anche altri team, come Alpine, non hanno superato subito il crash test. Ferrari invece ha già ottenuto l’omologazione da parte della Federazione. Questo non vuol dire nulla sulla bontà o meno di un telaio. A Maranello probabilmente erano già a posto con il peso. I verdetti arriveranno solo dalla pista.
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Copertina: Red Bull Content Pool