F1 | Red Bull favorisce Verstappen? La schietta verità di Alexander Albon sul suo passato

Alexander Albon dice la sua sui supposti favoritismi di Red Bull nei confronti di Verstappen e spiega cosa è cambiato in Williams in F1.

Alexander Albon rivela la sua schietta verità sul suo passato F1 in Red Bull con Max Verstappen. Il thailandese, appiedato a fine 2020 in favore di Sergio Perez, è approdato in Williams nel 2022. I due anni passati a Grove hanno visto un netto miglioramento nelle prestazioni del classe 1996, tornato rapidamente ai fasti della Toro Rosso, fino a diventare un chiacchierato candidato per un sedile in Ferrari.

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Alexander Albon in pista ad Abu Dhabi – Williams Racing

Dopo la separazione della coppia formata da Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo, in Red Bull si sono avvicendati numerosi giovani e promettenti piloti. Primo della lista è stato Daniil Kvyat, in pista dal 2015 fino a metà 2016, poi sostituito da Max Verstappen. Successivamente è stato il turno di Pierre Gasly, poi rapidamente rimpiazzato da Alexander Albon, a sua volta appiedato in favore di Sergio Perez.

Intervistato da motorsport-total.com, il thailandese, oggi al volante della Williams, si è aperto sugli anni in Red Bull: “Non mi importa cosa la gente pensa di me. Il parere che conta è quello di coloro che devono assumermi e valutare le mie performance. Il mio periodo in Red Bull è stato duro, ma è ormai parte del passato. L’esperienza è un fattore importantissimo in Formula 1“.

Penso fermamente che la mia guida sia migliorata molto. So che la Formula 1 è un gioco di paragoni, quantomeno per commentatori e tifosi. È facile etichettare qualcuno. Ma sono molto felice di ciò che sto facendo in Williams“.

Tutta colpa di Max Verstappen?

Una tematica calda della stagione appena passata è stata l’ottimizzazione della RB19 per la guida di Max Verstappen, a scapito di Sergio Perez, in evidente difficoltà. Secondo Alexander Albon, tuttavia, l’obiettivo di Milton Keynes, ai suoi tempi, era quello di mettere lui stesso a suo agio con la macchina, in modo da avere due piloti similmente competitivi.


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Altri piloti che hanno attraversato momenti difficili, come Daniel Ricciardo in McLaren, non si sentivano a proprio agio con la macchina – ha spiegato Alexander AlbonCon me ci hanno provato, ma non ha mai davvero funzionato. Con l’esperienza maturata in questi anni, forse adesso ci sarei riuscito. Ma è facile parlarne con il senno di poi“.

Il feeling che si sviluppa con la vettura deve essere istintivo. Devi entrare in curva e sapere già come la macchina si comporterà. È come una connessione telepatica, devi pensare oltre ciò che stai facendo. Danzi con la monoposto, hai tutto sotto controllo, non importa come la macchina reagisce. Soltanto allora potrai tirar fuori il meglio della performance“.

In Red Bull avevo troppa poca esperienza, dovevo imparare molto. Non potevo spiegare come volevo che la macchina si comportasse perché ancora dovevo comprenderla appieno“, conclude pilota Williams.

Foto Copertina: Williams Racing

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