La Red Bull ha bisogno di una persona, da sempre protagonista dei successi del team in F1 e che nessuno riuscirà a strapparle.
Red Bull ha bisogno di una sola persona in F1. Il team di Milton Keynes, che dal 2009 popola le zone altissime delle classifiche del Mondiale, non può separarsi da una singola persona, a detta di Pierre Waché. Secondo l’ingegnere francese e direttore tecnico della scuderia austriaca, è Adrian Newey la colonna portante della squadra. Separarsene sarebbe follia.
Dal suo approdo a Milton Keynes, nel 2006, Adrian Newey è stato protagonista assoluto dei successi tecnici delle monoposto Red Bull. Coadiuvato da piloti di prim’ordine del calibro di Sebastian Vettel e Max Verstappen, l’ingegnere inglese ha portato il suo bottino personale a 13 titoli piloti e 12 titoli costruttori (rispettivamente 7 e 6 in Red Bull).
“È insostituibile, non puoi rimpiazzarlo in alcun modo! – ha dichiarato Pierre Waché a Motorsport.com – È ogni giorno parte del nostro lavoro. Viene dall’esterno e cerca di aiutarci o di metterci alla prova su diversi aspetti della squadra, come la progettazione meccanica, l’aerodinamica o la dinamica del veicolo. Ha meno tempo da dedicarci, ma bisogna sfruttare la sua esperienza“.
Per diverso tempo si è vociferato un interesse da parte della Ferrari all’ingegnere inglese. Come confermato dallo stesso Christian Horner, c’è stata una vera e propria offerta da parte del Cavallino Rampante, ma Milton Keynes ha trovato il modo di tenerselo stretto.
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“Non è con noi per stabilire l’intero concept della monoposto – spiega Pierre Waché – Il suo compito è interrogarci e metterci alla prova”. Il valore di Adrian Newey sta nella possibilità fornita agli altri tecnici di presentargli le proprie soluzioni e avere subito un riscontro sulla loro validità: “Ci permette di fare un passo indietro, di vedere le cose in modo diverso. Ha conoscenze che noi ancora non abbiamo“.
“È una persona estremamente intelligente e dalla mente molto aperta. Le persone di successo spesso pensano che le loro idee sono le migliori, ma non lui. Ci fa da mentore e ci mette alla prova“.
Foto Copertina: Red Bull Content Pool
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