Red Bull-Ford Powertrains ha ottenuto solo parzialmente lo status di “nuovo fornitore”, per il 2026. Riceverà il 90% dei benefici finanziari.
Per incoraggiare l’ingresso in F1 di nuovi fornitori, nel 2026, la FIA ha disposto un pacchetto di benefici finanziari e tecnici, volti a velocizzare lo sviluppo dei nuovi propulsori e a renderli rapidamente competitivi. Mentre Audi ha ottenuto l’accesso a questi “aiuti” senza troppi problemi, per Ford il discorso è più complesso. Alcuni team, capitanati dalla Ferrari, sostengono che Red Bull Powertrains [RBP] sia un’entità già legata alla Honda e che quindi non sarebbe da considerare “nuovo fornitore”.
Christian Horner ha più volte ribadito che RBP è, in realtà, separata da Honda e con legami minimi con il costruttore giapponese e le sue proprietà intellettuali. Questi sarebbero stati i presupposti dell’accordo con Porsche, della quale Ford ha poi preso il posto.
D’altronde, la condizione di “nuovo fornitore” fa particolarmente gola alla scuderia austriaca: il regolamento stabilisce che chi consegue tale status può spendere 10 milioni di dollari in più nel 2023, altri 10 milioni nel 2024 e ulteriori 5 milioni nel 2025, in aree altrimenti coperte dal budget cap. Oltre a ciò, i nuovi costruttori possono investire ulteriori 15 milioni di dollari in spese in conto capitale, nello stesso periodo, ed avere tempo di prova extra sulle nuove componenti.
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Red Bull-Ford Powertrains sarà “fornitore parzialmente nuovo”
Il regolamento FIA per il 2026, in ogni caso, comprende anche la casistica intermedia: “Se, a seguito di un esame della documentazione richiesta – si legge – la FIA stabilisce che un produttore di PU non soddisfa pienamente le condizioni necessarie, la FIA si riserva il diritto, a sua assoluta discrezione, di concedere al produttore di PU uno status di produttore di PU parzialmente nuovo“.
I benefici finanziari sono distribuiti sulla base di tre categorie: il 40% sono legati alle infrastrutture, il 50% all’ICE e il 10% all’ERS. Questi ultimi sembrerebbe siano stati negati a RBP-Ford. La FIA considera le esperienze pregresse dei costruttori in materia di ERS e il possesso di significative proprietà intellettuali recenti. Nel caso Red Bull, RBP attualmente assembla i pacchi batteria per i motori Honda, e viene quindi ritenuto sia in possesso di tali conoscenze.
Red Bull-Ford Powertrains perderà, quindi, il 10% del contributo finanziario, legato all’ERS. Non verranno intaccati, invece, i benefici tecnici, questa volta legati per il 20% alle infrastrutture, per il 50% all’ICE e per il 30% all’ERS. Pur perdendo la percentuale legata all’ERS, la soglia per ottenere tali benefici è posta al 50% del totale. Ciò significa che, con l’ingresso di Ford in RBP, Red Bull potrà usufruire di tutti i vantaggi legati ai test.
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