La FIA ha squalificato entrambi i piloti Renault dal Gran Premio del Giappone, perdendo quindi i punti conquistati. Renault ha deciso di non presentare ricorso e di accettare il verdetto, non avendo ulteriori prove da mostrare alla FIA. Renault squalifica
Nella serata di mercoledì 23 ottobre è arrivata la decisione della Federazione Internazionale dell’Automobile: la Renault è stata squalificata dal Gran Premio del Giappone. Renault squalifica.
La Racing Point, tramite un ex ingegnere della Renault, aveva segnalato alla FIA una possibilie illegalità riguardante il sistema di ripartizione della frenata. C. G.
Sebbene non violasse il regolamento tecnico, il software installato da Renault è stato comunque considerato dai commissari sportivi un aiuto al pilota, violando quindi l’appendice 27.1 del regolamento sportivo.
Dopo attimi di discussione su un possibile ricorso, in casa Renault hanno preferito chiudere subito il caso e guardare oltre, diramando un comunicato.
Il comunicato
“Ci rammarichiamo della decisione dei commissari e, in particolare, della gravità della sanzione applicata. A nostro avviso, la sanzione non è proporzionata ad alcun vantaggio tratto dai piloti, soprattutto se parliamo di un sistema dichiarato pienamente legale e innovativo. La nostra sanzione è diversa da quelle precedenti per violazioni simili, come riconosciuto dagli steward nella loro decisione, ma espresse senza ulteriori argomentazioni.” è quanto detto nella prima parte del comunicato, abbastanza polemica.
“Tuttavia, poiché non abbiamo nuove prove da fornire oltre a quelle già fornite per dimostrare la legalità del nostro sistema, non desideriamo investire ulteriore tempo e sforzi in un dibattito sterile di fronte alla Corte internazionale d’appello legato ad una valutazione soggettiva. Il sistema serviva a diminuire il lavoro del pilota al volante senza migliorare le prestazioni della vettura”.
“Pertanto abbiamo deciso di non appellarci alla decisione dei Commissari”.
“La Formula 1 sarà sempre un’arena per la ricerca incessante delle minime opportunità di vantaggio a livello di performance. È quello che abbiamo sempre fatto e continueremo a fare, anche se con processi interni più forti prima che le soluzioni innovative vengano portate in pista.” per concludere il comunicato.
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