F1 | Ricciardo definisce una “storia interessante” la battaglia con Ferrari

Ricciardo definisce la battaglia avuta con Ferrari come una “storia interessante” ripensando anche a quando le due scuderie lottavano per i primi posti.

Ricciardo Battaglia Ferrari McLaren
Foto: F1.com

Quella tra McLaren e Ferrari quest’anno è stata una battaglia serrata per la maggior parte della stagione. O almeno lo è stata finché la Rossa non ha portato gli aggiornamenti sul motore per staccare la scuderia britannica. Le lotte tra queste due grandi scuderie nella storia delle Formula 1 sono state sempre presenti. Da Hunt e Lauda negli anni ’70, Senna e Prost nel ’90, Schumacher e Hakkinen tra la fine degli anni ’90 e i primi 2000 ed infine Hamilton e Massa nel 2008.

E Ricciardo in questo 2021 ha avuto la possibilità di portare avanti questa storica rivalità con la scuderia di Maranello. In merito dice: “Quella è la Ferrari, dall’esterno è una bella storia da seguire. Queste sono due grandi scuderie che negli ultimi anni sono un po’ scese in basso ma rimangono due grandissime squadre. Ora stanno tornando e stanno combattendo. Peccato che non lo stiano facendo per il primo posto. E penso che sia proprio questo che stanno aspettando di vedere i fan”.


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Poiché Red Bull e Mercedes erano inarrivabili, l’australiano nella lotta con la scuderia italiana ha avuto la possibilità di darsi degli obiettivi chiari e concreti. Daniel parla di come ha vissuto questa lotta: È sempre meglio quando hai qualcosa per cui lottare. Se fossimo in solitaria per il terzo posto e Red Bull e Mercedes fossero troppo avanti, e la Ferrari fosse troppo indietro, penso che sarebbe meno eccitante. Mi piace avere un obiettivo e qualcosa da inseguire, quindi è stato positivo. Abbiamo concentrato alcune delle nostre forze su di loro, ovviamente cercando di batterli”.

Continua e chiude il discordo parlando di come si comporta dietro al volante in questi casi: “Penso che da pilota una volta indossato il casco non importa di che colore sia la macchina davanti, se pensi di poterli battere allora proverai a batterli. Non cambia davvero l’azione al volante, ma penso che per la squadra avere quell’obiettivo e quella battaglia crei un po’ di… non voglio dire motivazione, ma sì, c’è un ulteriore obiettivo; quindi, ogni fine settimana hai davvero qualcosa per cui lavorare e questo non permette a nessuno di noi di accontentarsi“.

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