F1 | Super Sainz, cronaca di un recupero lampo inaspettato: “Vi racconto i dettagli”

Dall’ospedale alla vittoria in 16 giorni, con il concreto timore di non correre: Sainz svela il programma del recupero lampo per l’Australia.

Operato per appendicite il venerdì di Jeddah, Carlos Sainz si ritrova due settimane dopo a festegiiare il trionfo nel GP d’Australia dopo un recupero lampo. Il pilota della Ferrari ha comandato la doppietta del Cavallino in quel di Melbourne, stupendo tutti: lo spagnolo ha raccontato i dettagli dell’incredibile ed immediato ritorno in pista.

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Lando Norris e Carlos Sainz dopo la gara – Foto McLaren

Arrivato in Australia tra lo scetticismo generale, Carlos Sainz ha ammesso di aver temuto di non riuscire neanche a correre a Melbourne. In due settimane il #55 ha recuperato dall’operazione per appendicite affrontata nel corso del venerdì d’Arabia. Ancora oggi “il fisico è in modalità recupero“, ha raccontato Carlos, lieto di poter svelare nei dettagli le tappe del percorso riabilitativo affrontato.

Appena mi hanno tolto l’appendice mi sono catapultato su internet. Ho iniziato a parlare con alcuni professionisti chiedendo cosa potessi fare per accelerare i tempi di recupero”, ha spiegato il madrileno.

Il focus del ferrarista è stato sin da subito posto sul ritorno in macchina a Melbourne.Ho immediatamente messo in pratica tutti gli accorgimenti per aiutare un pronto recupero. Ho cercato di capire cosa fare chiedendo a medici in Spagna e fuori, chiedendo ad altri atleti. Dopodiché ho steso un programma con il mio team”, ha continuato un sorridente Sainz. “Il motivo per cui gli atleti recuperano in fretta è perché possono dedicarsi 24 ore al giorno al loro scopo. È esattamente quello che ho fatto io.


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Carlos Sainz ha trovato fedeli alleati in diverse tecniche di recupero. “Ho iniziato ad andare in camera iperbarica per un’ora due volte al giorno. Mi sono servito di una macchina Indiba, un apparecchio elettromagnetico per le ferite”. Il programma stilato era rigoroso su tutto, “sul tempo a letto, sul tempo per mangiare e cosa mangiare. Tutto è stato pensato per cercare di essere pronti per l’Australia.

Pensavo: ‘Non ci riuscirò mai’. Nove giorni fa mi stavo preparando per prendere il volo per Melbourne, ma ero ancora a letto. Muovevo a malapena gli addominali.”

Poi il prodigioso recupero. Arrivato in Australia è scattato qualcosa: “I progressi fatti in 24 ore erano molti di più di quelli visti nell’intera settimana precedente. Mi avevano informato di questo i medici ed i professionisti. Anche Alex Albon me lo anticipò”. Il resto è storia: la domenica di Melbourne è tutta rossa, la doppietta è servita e Carlos può tornare a sorridere.

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