Per ‘‘Checo’’ Perez una stagione molto altalenante finora. Considerando però che la Force India non ha più un auto così performante, non è stata male la sua prima parte di stagione. E non dimentichiamoci il podio di Baku…
Sergio Perez, così come tutto il team Force India, sta vivendo una stagione molto difficile. La Force India ha perso il ‘titolo’ di ‘prima degli altri’, dato che occupa la sesta posizione nel mondiale costruttori dietro Haas e Renault, dato che l’anno scorso era la quarta forza del mondiale. I piloti della Force India quest’anno cercano sempre di approfittare quando si creano situazioni anomale, dato che la loro auto non permette di rimanere costantemente in zona punti. Il pilota messicano non ha molti ricordi positivi in questa prima parte di stagione, se non per il podio ottenuto nel GP dell’Azerbaijan.
Tanti alti e bassi
Per Checo Perez la stagione non è partita nella giusta maniera: 3 gare su 3, Australia, Bahrain e Cina, fuori dai punti – mentre Ocon ha portato un punticino a casa nel gran premio del Bahrain. Poi il gran premio di Azerbaijan e quel podio che sembra dare il via alla sua stagione. Ma non è proprio così. Dopo aver portato altri due punti nel GP di Spagna, Perez non ottiene più punti per le successive 3 gare – Monaco (12°), Montreal (14°) e Le Castellet (ritiro per problemi alla pressione dell’acqua). Poi riesce a prendere un 7° posto in Austria, un 10° in Gran Bretagna e ancora un 7° in Germania. Nell’ultima gara in Ungheria ha invece concluso in 14ª posizione.
Un podio che salva questa prima parte di stagione
Insomma, senza questo podio a Baku, staremmo parlando di una stagione sotto le aspettative, di un Ocon più forte e di un pilota non all’altezza per un posto in un top team. Invece l’ex FDA, in quel di Baku, si è dimostrato bravo a sfruttare lo spiattellamento della ruota di Sebastian Vettel, nel tentativo di passare Bottas, che ha poi bucato la sua posteriore sinistra. Checo ha concluso la sua gara dietro ad Hamilton e a sandwich tra le due Ferrari. Oltre a questo podio a Baku, solo il settimo posto di Spielberg e quello di Hockeneim sono risultati da tenere in considerazione, oltre ai GP di Spagna e Gran Bretagna dove ha terminato in zona punti.
Nella lotta interna Checo ha concluso davanti al compagno Ocon in occasione dei Gran Premi di Australia, Baku e Spagna (ritiro in entrambi i GP per Ocon), Austria e Germania. Per il resto Ocon, ad eccezione di Le Castellet dove si sono ritirati entrambi, ha sempre terminato davanti al messicano di Guadalajara. Perez è al momento al 10° posto nella classifica piloti a quota 30 – a pari punti con Sainz – con Ocon staccato di un solo punto, a quota 29.
Futuro incerto
Il futuro di Perez non è già scritto. Anzi, dopo che Lawrence Stroll ha comprato il team indiano, un posto sembra ormai assegnato al figlio Lance. A questo punto i candidati al secondo posto disponibile sono i due attuali compagni: Perez e Ocon. Il pilota di proprietà della Mercedes sembra essere il favorito, dati i rapporti tra Mercedes e Force India, ma Perez potrebbe essere un’opzione che garantirebbe più esperienza e un aiuto anche per lo sviluppo dell’auto. Nel caso la Force India dovesse confermare Ocon, o addirittura Robert Kubica come si vociferava, pista però abbastanza improbabile, per Perez ci sarebbe la possibilità della Haas, che ha sia Kevin Magnussen, prossimo però alla riconferma, sia Romain Grosjean in scadenza. Il sedile del francese traballa non poco, e sembra che Gunther Steiner stia valutando anche questa soluzione.
Insomma, Perez ha bisogno di buoni risultati per essere certo di avere un sedile per la prossima stagione.