Dopo un’edizione annullata per l’alluvione, Imola si prepara a ospitare la prima tappa italiana del 2024. Tuttavia, le trattative sul rinnovo del circuito di Imola sembrano complicarsi.
L’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola è tornato nel calendario di Formula 1 nel 2020 durante la pandemia. Una scelta fatta per incrementare il numero già limitato di gare disputate in quell’anno. Un successo italiano, visto che in quel campionato furono 3 le tappe disputate nel bel paese. Lo storico circuito esaltò i piloti, tanto che si spinse per mantenere il tracciato sino al 2025. Ad un anno di distanza dalla scadenza e dopo un’edizione annullata, gli organizzatori del GP di Imola sono al lavoro per il rinnovo, anche se le trattative sembrano complicarsi.
Alcuni giorni fa il presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani ha rivisto quelli che sono i termini delle trattative. Infatti, sembra che l’Automobile Club d’Italia abbia scelto di negoziare i rinnovi dei circuiti in modo separato e non in modo congiunto con Monza. Un cambio in corso d’opera che da parte del Moto Club sembra essere visto come un retromarcia da parte di ACI.
“Monza viene prima di tutto”, ha spiegato Angelo Sticchi Damiani al quotidiano Il Giorno. Un cambio che prima vedeva Imola e Monza all’interno di un pacchetto unico da 300 milioni di dollari per vedere i due tracciati sino al 2030. Una proposta che sembra essere diretta verso il dimenticatoio con Imola potenzialmente estromessa dall’accordo.
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“Dobbiamo chiudere il più in fretta possibile per Monza, poi vediamo il resto”, la linea di Sticchi Damiani. “Possibilmente dobbiamo cercare di portare a casa un rinnovo di dieci anni”, come ha appena fatto Silverstone, in Gran Bretagna. “Da parte di Stefano Domenicali c’è la disponibilità”, ha riferito il numero uno dell’Aci sempre al Giorno.
Sembra quindi che ACI voglia tirarsi indietro dalle trattative, con gli organizzatori del GP di Imola che vedono impossibile una trattativa senza l’ACI. Secondo le prime stime, per mantenere il Circus a Imola servirebbero circa 25 milioni di dollari all’anno. Una cifra che viene coperta principalmente dal Governo, in parte dalla regione Emilia-Romagna e ACI per i biglietti. Cosa aspettarsi adesso? Per il momento la palla passa alla politica che potrebbe prendere una posizione sul rinnovo del tracciato. Anche il Moto Club Imola si è detto contrario all’operato di ACI, infatti, quelle di Sticchi Damiani sono “dichiarazioni che non ci piacciono”.
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