Dopo le squalifiche di Leclerc e Hamilton ad Austin, Steiner si scaglia (di nuovo) contro la FIA.
Le squalifiche di Leclerc e Hamilton ad Austin continuano a far discutere. Era fattibile controllare anche le altre 16 vetture?
Questo è ciò che si domandano in molti. Ed è la stessa cosa che si chiede anche Gunther Steiner. Il team principal della Haas non crede alla giustificazione della FIA. Secondo la federazione, l’approccio adottato, ossia scegliere quattro vetture in modo assolutamente casuale, è sufficiente.
Steiner, però, non la vede allo stesso modo. Nelle interviste che precedono il weekend in Messico, il manager italiano sostiene che le verifiche alle vetture non impiegano molto tempo, quindi la federazione poteva benissimo controllarle tutte a gara terminata.
“Basta sollevare la macchina e vedere sotto. Non credo che ci voglia molto per misurarla,” ha dichiarato a Motorsport-Total.com. Tuttavia, il regolamento non prevede che le verifiche vengano fatte su tutte le vetture in gara.
Pur non sapendo molto sulle procedure adottate nel controllo, Steiner sostiene che la FIA poteva impiegare mezz’ora per controllare tutte le venti monoposto. Invece, i commissari “hanno tenuto le vetture per molto tempo dopo che sono state riscontrate le irregolarità di Hamilton e Leclerc. Nel mentre discutevano sul da farsi. Secondo me avrebbero potuto controllare le altre 16 vetture nel frattempo”.
Steiner ha poi concluso azzardando un’ipotesi sul perché non lo abbiano fatto: “Io lo farei, ma non conosco i motivi per cui non possono farlo. Bisogna chiederlo a loro, o forse c’è una ragione pratica per cui non possono farlo.”
Le parole di Gunther Steiner fanno molto rumore e sicuramente non passeranno inosservate.
Crediti immagine di copertina: F1InGenerale.
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