L’undercut di Norris su Piastri non è stato voluto ma ha permesso alla McLaren di evitare situazioni come, esempio fatto da Andrea Stella, quella della Ferrari che nel GP dello scorso anno montò a Leclerc la gomma dura.
Un momento chiave della gara nella lotta per il podio è stato il primo dei due pit stop. Lì si è materializzato il sorpasso di Lando Norris su Oscar Piastri attraverso un undercut che però come afferma Andrea Stella non aveva come obiettivo lo scambio di posizioni.
In attesa del ritorno di Perez e con le Ferrari ancora in zona, la lotta per i due piazzamenti sul podio era ancora tutta da scrivere. Piastri era in quel momento secondo davanti al compagno di squadra Norris, a sua volta davanti ad Hamilton. Proprio il #44 della Mercedes ha aperto le danze ai box fermandosi al sedicesimo giro.
In pericolo di undercut su Hamilton, McLaren ha reagito chiamando ai box il pilota a rischio, cioè Norris, pur essendo alle spalle del compagno. Norris è riuscito a tenere la posizione su Hamilton e facendo un giro d’uscita al limite è riuscito a compiere l’undercut su Piastri, fermatosi il giro dopo.
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“Per quanto riguarda l’undercut che abbiamo avuto alla prima sosta, lì semplicemente procedi con la sequenza naturale, perché copri l’auto che è più a rischio e poi copri con l’altra macchina.” ha detto Stella. “Il giro di uscita di Lando è stato semplicemente super, super veloce, il che significa che Oscar ha perso la posizione. Ad essere onesti, il nostro approccio a queste situazioni è pensare prima alla squadra. Pensiamo come una squadra, e poi ci occupiamo della situazione interna”.
Come esempio dei fattori esterni da tenere in considerazione, ecco che il Team Principal McLaren cita quanto accaduto con la Ferrari l’anno scorso: “Penso che quando combatti contro altri team al di fuori della tua squadra, bisogna essere molto attenti a non imbattersi in una battaglia interna che peserà sulla squadra. Penso di aver già detto che se torniamo alla gara dell’anno scorso, forse è quello che è successo con la macchina rossa. E gli è costato caro. Quindi, vogliamo tenerci alla larga da questo.”
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