Il primo giorno di test in Bahrain ha fornito alcune indicazioni interessanti su uno degli aspetti che la Ferrari aveva necessità di migliorare in ottica 2024, ossia il degrado delle gomme.
Si è concluso soltanto il primo giorno di test prestagionali che condurrà, settimana prossima, al weekend di apertura del mondiale 2024. Trarre delle conclusioni sui valori in campo è dunque praticamente impossibile, dato che ciascun team ha portato avanti il proprio lavoro. La Ferrari, dal canto suo, aveva un preciso obiettivo per la nuova vettura, ossia migliorare la gestione delle gomme, e il primo giorno di test in Bahrain sembra aver già dato alcune risposte.
Il passo gara ha costituito infatti uno dei punti deboli della SF-23. Principalmente su questo aspetto si è così concentrato il lavoro degli ingegneri di Maranello in ottica 2024, come ribadito dal direttore tecnico, Enrico Cardile.
Il circuito di Sakhir è uno dei principali banchi di prova dell’intera stagione in tal senso. Gli pneumatici hanno infatti una vita piuttosto breve per via del degrado termico causato dalle elevate temperature e dall’asfalto molto abrasivo. Proprio sulle coperture è stato focalizzato il programma che Carlos Sainz ha portato avanti nel pomeriggio, dopo che al mattino era stato Leclerc a salire per primo sulla SF-24.
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Nella prima fase, lo spagnolo ha effettuato alcuni giri con la Rossa riempita di tubi di Pitot, attraverso i quali gli ingegneri possono misurare la velocità del flusso in prossimità delle parti cruciali della monoposto. Dopo di che, si è iniziato a fare sul serio. Carlos ha prima effettuato degli stint brevi e in seguito, con le stesse gomme, ha effettuato delle simulazioni di passo gara.
Sainz ha montato tre set usati di gomme C3, ovvero la mescola intermedia dell’intera gamma fornita da Pirelli, ma che sarà la più tenera nel weekend del GP del Bahrain. Il madrileno, con la Ferrari piuttosto carica di benzina, ha portato avanti tre run di poco più di 10 giri di cui sono qui riportati i tempi.
Valutare i tempi sul giro in senso assoluto appare esercizio piuttosto forzato. Non si conoscono infatti le modalità di motore, i carichi benzina e soprattutto il lavoro degli altri team. Ma la costanza dei tempi è piuttosto evidente, come dimostra il range davvero ristretto in cui cadono i giri cronometrati realizzati dallo spagnolo. Nel 2023, già dai test invernali, si denotava una certa tendenza dei tempi a salire in maniera piuttosto repentina. Ebbene, quantomeno nel primo giorno di test, il trend sembra essersi invertito.
Lottare con la Red Bull nel 2024 sembra un’impresa davvero ardua per chiunque. Adrian Newey non si è infatti minimamente accontentato delle 21 vittorie su 22 gare del 2023. Per il nuovo anno ha così realizzato una vettura rivoluzionaria che già mette paura alla concorrenza. Max Verstappen ha subito messo le cose in chiaro, dominando il primo giorno di test.
Se le premesse dovessero essere confermate, però, la Rossa potrà comunque recitare un ruolo da protagonista nel gruppo di vetture che inseguiranno la RB20.
[Credits immagine di copertina: Scuderia Ferrari su X]
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1 commento
Articolo top, speriamo in una Ferrari consistente… e soprattutto carica, molto carica di benza
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