Un ultimo Gran Premio che vale un titolo: i track limits ad Abu Dhabi hanno determinato le qualifiche, con Leclerc penalizzato e Piastri no. Cosa cambia tra i due casi?
Le qualifiche per il GP di Abu Dhabi sono state caratterizzati da diversi tempi cancellati per track limits, e tra questi anche quello di Charles Leclerc. La lotta al titolo costruttori sembra ormai segnata per la Ferrari.
Iniziata in salita, con il monegasco che ha sofferto di un’intossicazione alimentari. Il venerdì, la mazzata: 10 posizioni di penalità sulla griglia di partenza per cambio batteria.
Le qualifiche hanno continuato a non sorridere al #16. Dopo aver segnato il miglior tempo in Q2, si è visto cancellare il risultato per track limits. Il pilota è quindi scivolato in P14. Data la penalità che incombe, Leclerc sarà quindi costretto a partire per ultimo. Leclerc sarà chiamato a un’impresa biblica domenica.
Era giusta la “punizione” della FIA? In questo caso, gli stewards hanno visto giusto. In curva 1, la vettura del monegasco era a 1-2 centimetri oltre la riga. Questione di pochissimo, ma è bastato per decretare la cancellazione del suo tempo.
Discorso leggermente diverso con Oscar Piastri. In Q3, il pilota McLaren aveva piazzato il suo secondo miglior tempo dietro Max Verstappen, quando il suo tempo è stato prima eliminato e poi ripristinato per track limits.
In realtà, l’australiano si trovava entro i limiti della riga in curva 1 – nella stessa situazione di Sergio Pérez in Q1 – quindi i commissari hanno ritenuto che non ci fosse bisogno di penalizzarlo.
L’immagine sottostante mostra un confronto tra i due casi. Leclerc supera i track limits per pochi centimetri. Piastri, invece, riesce a restare all’interno della pista.
Crediti immagine di copertina: Marco Talluto per F1InGenerale
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