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F1 | Un podio a Monza che non può salvare la stagione Ferrari

La Ferrari fa un podio a Monza dopo una stagione indubbiamente deludente: perché le cose vanno così male?

C’è un dato di fatto: la Ferrari non vince più. In Formula 1 c’è un solo grande player e si chiama Max Verstappen. Dopo il Gran Premio di Monza, la classifica piange per il marchio italiano. Nonostante il podio a Monza Carlos Sainz è quinto nel mondiale piloti, dietro di lui Leclerc, con soli sei punti di differenza. Una delusione enorme viste le premesse iniziali. Nessuno riesce oggi ad abbattere il dominio della Red Bull, con Max Verstappen che sta macinando record su record. Lo segue, a distanza siderale e con sole due vittorie, Sergio Perez, il compagno di  squadra. Se la Ferrari piange, non ridono le altre scuderie, in particolare la Mercedes. Purtroppo, tutto questo va a discapito dello spettacolo, con il rischio che da qui a fine campionato si assistano a gare scontate. Perché allora non azzardare una su una battuta a vuota della Red Bull in uno dei prossimi gran premi, scommettendo con il codice promozionale Admiralbet?

Il capro espiatorio e gli errori

Una cosa a questo punto del campionato, però, è certa. Forse Mattia Binotto non era il grande problema della Ferrari, come è stato detto e pensato negli ultimi anni. Forse l’ex team principal è stato il capro espiatorio di un sistema che non funzionava e che doveva essere rivisto. Sì, perché la scuderia Ferrari ha bisogno di ritrovare la forza che aveva anni fa, quando riusciva a vincere con costanza. Lo stesso problema di Maranello esiste a Stoccarda, in casa Mercedes, con le Frecce d’Argento che registrano un’altra stagione negativa, senza prospettive di vittoria se non per circostanze molto casuali, leggasi un’ipotetica gara pazza.

Quali sono le difficoltà?

1.    I piloti

Nel 2022 Charles Leclerc fece un campionato di tutto rispetto, risultando alla fine vice campione del mondo. Che il problema sia lui è evidentemente impossibile. Certo, quest’anno sta faticando, vittima anche di strategie non proprio azzeccate. Carlos Sainz ha conquistato un meritato podio a Monza e la classifica iridata lo premia sul compagno. Per entrambi, però, sono magre consolazioni. Non considerando Verstappen, anche il secondo posto in classifica, detenuto da Perez, è davvero molto lontano rispetto alle attese iniziali.

Alonso e Hamilton, superstiti della vecchia guardia, si contenderanno il terzo gradino del podio iridato. Magra consolazione visto il palmares dei due pluri campioni del mondo, ma forse il motivo vero di interesse del campionato da qui alla conclusione ad Abu Dhabi.

2.    Le auto

La macchina, sin dai primi gran premi, ha evidenziato problemi di difficile soluzione, tipici di quando si sbaglia un progetto. Degrada le gomme più degli altri, soffre notevolmente in gara, varia addirittura la prestazione tra uno stint e l’altro, senza una spiegazione apparentemente logica. Va bene nei circuiti veloci, come Monza, Spielberg e Spa, fatica tantissimo in curva per mancanza di carico e anche in trazione non è a livello dei competitors. Per questo, per esempio, probabilmente soffrirà molto a Singapore e Austin, mentre potrebbe far bene in Messico, Usa e Brasile.

La Ferrari di Carlos Sainz in pit lane a Barcellona
La Ferrari di Carlos Sainz in pit lane a Barcellona – Foto Chiara M. per F1inGenerale

Ferrari. È l’ora di riprendersi

In questi mesi, però, si sta già lavorando sulle vetture per il prossimo anno. Non si potranno sconvolgere i progetti, ma solo fare delle migliorie o degli adattamenti, lavorando sui dettagli e cercando di approfondire alcune aree. Le Red Bull partiranno ancora davanti e, visto il vantaggio acquisito, sarà molto complicato risalire la china. Ferrari, Mercedes, McLaren e Aston Martin, però, cercheranno di recuperare quella competitività che serve per rendere più incerte le gare.

Avere dei gran premi di Formula 1 senza rivali non sarebbe conveniente neppure per la scuderia austriaca. Gli spettatori si aspettano corse equilibrate e belle sfide in pista tra piloti di alto livello come sono Verstappen, Leclerc, Hamilton, Russell e Alonso. Se così non fosse, si rischierebbe una perdita di interesse, che Liberty Media vuole assolutamente scongiurare.

Poi, sappiamo benissimo quanto una Ferrari competitiva possa trascinare l’intero movimento, anche se questo potrebbe essere solo un pensiero provinciale italiano, visto le maree orange che invadono i circuiti di tutto il mondo da qualche anno a questa parte.

Copertina: Pixabay.com