La FIA si trova di nuovo ad affrontare il problema dell’out-wash, una guerra che potrebbe trovare soluzioni nel 2026.
L’arrivo delle vetture wing-car nel 2022 ha portato un grande spiraglio di speranza per vedere di nuovo i sorpassi nella massima serie. Uno spiraglio basato sul minimo disturbo aerodinamico alla vettura inseguitrice. Infatti, con i regolamenti in vigore fino al 2021, le vetture generavano una grande quantità di out-wash, un fenomeno dai due volti. Effetto previsto in minima parte dai nuovi regolamenti. Tuttavia, lo sviluppo delle varie vetture in questi due anni ha portato le squadre a implementarlo di nuovo, rendendo più complesso l’inseguimento rispetto alle progenitrici di inizi 2022. Una guerra persa da parte della Federazione? A quanto pare no. Infatti, la FIA sta già pensando a come limitare l’effetto out-wash nelle F1 del 2026.

L’avvio della stagione 2023 ha segnato la seconda generazione delle nuove wing car e con loro le evoluzioni dei concetti. Insieme alle nuove vetture sono arrivate anche notizie negative su quelle che erano le idee alla base, ossia facilitare i sorpassi. Infatti, secondo alcuni dati, la perdita di carico stimata è stata del 35 % quando le vetture si trovano a due lunghezze di distanza, rispetto ad un 20% del 2022.
“La scia è decisamente peggiorata quest’anno“, ha sentenziato Tombasiz.
“Sapevamo che sarebbe peggiorata un po’ quando gli sviluppi sarebbero arrivati, ma c’erano alcune aree particolari della vettura in cui erano presenti delle falle che non siamo riusciti a chiudere in tempo. Questo ha aggravato ulteriormente la situazione“.
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“Tra queste c’è ovviamente l’estremità dell’ala anteriore, l’endplate, oltre ad alcune zone della ruota e ai condotti dei freni anteriori. Penso che abbiamo imparato un po’ su come comportarci la prossima volta. Tuttavia, emerge anche che i dati sulla scia sono nettamente migliori rispetto al 2021, anche se peggiori rispetto al 2022“.
Con la Formula 1 in continua evoluzione è lecito aspettarsi l’arrivo di nuove regole tali da limitare il peggioramento delle statistiche. Tuttavia, il responsabile tecnico della FIA, Tombazis non è di questa opinione.
“Non abbiamo intenzione di cambiarle per il 2025, a meno che non succeda qualcosa di imprevedibile, quindi tutto slittato al 2026“.
“Non credo che la situazione peggiorerà nel prossimo anno, perché non vedo altre scappatoie a cui attingere oltre all’ala anteriore“, ha continuato Tombazis.
“In conclusione, mi aspetto che la situazione rimanga stabile. Non credo che ci saranno ulteriori peggioramenti nel corso dell’anno. Penso che il picco negativo visto quest’anno rispetto al 2022 sarà un fenomeno limitato al 2023“.
Cosa vuol dire out-wash in F1?

Il fenomeno sopracitato risiede nella direzione indotta ai flussi incidenti sulla vettura. Quella dell’outwash è una filosofia che ha l’obiettivo di spingere all’esterno della vettura l’aria. Un effetto che viene raggiunto da elementi aerodinamici curvati in modo tale da guidare l’aria in punti che non danneggino l’aerodinamica della vettura. Questo è particolarmente ricercato nella zona dell’ala anteriore nel tentativo di schermare le ruote anteriori dall’aria incidente.
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