La F1 potrebbe essere pronta ad ospitare una nuova stella, che ha brillato nei test di Abu Dhabi e che ha già vinto molto Oltreoceano.
La F1 sta per accogliere una nuova stella dalle Americhe? Forse sarà proprio così. Nei test di Abu Dhabi – che hanno visto George Russell finire “misteriosamente” a muro – si è messo in mostra Patricio O’Ward, “Pato” per gli amici. Il 24enne messicano ha chiuso la sessione al secondo posto, dietro soltanto ad Esteban Ocon. Un risultato che rispecchia le conquiste Oltreoceano, per il giovane della McLaren.
Se una cosa la si può dare per scontata, guardando la griglia attuale del Circus, è che il talento – specialmente quello giovane – non manca. Max Verstappen, Charles Leclerc, George Russell, Lando Norris, Oscar Piastri. La lista può andare ancora avanti, se si considerano le squadre di metà e bassa classifica. Per chi desidera un sedile in griglia, lo spazio è certamente poco.
Fra i tanti ragazzi che aspirano ad un posto in Formula 1, ad Abu Dhabi si è messo in risalto un giovane messicano. Si chiama Patricio “Pato” O’Ward, ha 24 anni e ha già vinto 4 gare in IndyCar e una 24h di Daytona.
Il rapporto fra il Circus e il corrispettivo a ruote scoperte statunitense è da sempre di relativa competizione. Non tutti i piloti Oltreoceano sono pronti ad ammettere “l’inferiorità” del proprio Campionato rispetto alla Formula 1 e, infondo, è giusto sia così. Si tratta di discipline profondamente diverse. Il salto dalle IndyCar alle F1, però, è un sogno di tanti piloti di categoria. Ma chi ha davvero la stoffa per farlo?
Inseguendo il sogno F1
A roteare attorno al Circus ci sono tre nomi in particolare, tutti associati – in qualche modo – a McLaren o Red Bull. Quello che ci è andato più vicino, di recente, è stato Colton Herta: lo statunitense ha svolto dei test con McLaren e sarebbe stato pronto ad approdare in Formula 1 sia con Alfa Romeo che con AlphaTauri. Un altro nome è quello di Alex Palou, Campione IndyCar nel 2023 e vicino ad un contratto con McLaren (poi saltato).
Quello di Pato O’Ward è il terzo nome della galassia McLaren ad entrare in traiettoria con un sedile a Woking. Il messicano, in passato nel Junior Team Red Bull, non nasconde un certo entusiasmo: “La F1 è globale. Le macchine non devono neanche toccare la pista e già ti rendi conto che sta arrivando“, aveva detto a PlanetF1.
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“Ogni volta che salgo in macchina imparo qualcosa di nuovo, giro dopo giro, e miglioro costantemente. Durante i test mi sono sentito in pieno controllo della macchina. Faceva tutto quello che volevo. Credo che i team di Formula 1 possano vedere di cosa sono capace. I miei miglioramenti dopo ogni curva sono stati enormi“.
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