Andrew Shovlin spiega le modifiche richieste a Mercedes dallo stile di guida di Hamilton e le prospettive verso il GP d’Ungheria di F1.
Andrew Shovlin, da Hamilton al GP d’Ungheria di F1, tutto il lavoro svolto da Mercedes. Il team di Brackley si approccia all’appuntamento magiaro dopo le due vittorie consecutive di Spielberg e Silverstone. L’Hungaroring non sposa appieno i punti di forza della W15, ma è lecito aspettarsi che George Russell e Lewis Hamilton siano comunque della partita.
L’ultima striscia vincente Mercedes, prima degli ultimi due appuntamenti del Mondiale, risaliva all’ormai lontano 2021. Brasile, Qatar e Arabia Saudita, vittorie conquistate da Lewis Hamilton per tener vivo il suo (ottavo) sogno iridato. Dopo due stagioni di buio, le Frecce d’Argento tornano ora prepotentemente nelle posizioni che più contano, grazie ad un percorso di sviluppo tecnico finalmente efficace.
Farsi prendere da facili entusiasmi sarebbe troppo facile, però, ed Andrew Shovlin è cosciente della sfida che aspetta Mercedes: “Silverstone, in particolare, era un tracciato per noi favorevole. Un circuito front limited in condizioni di basse temperature. Dove abbiamo ancora diversi punti di domanda è su piste rear limited con alte temperature, è su questo che stiamo ancora lavorando molto“.
Shovlin, Mercedes deve fornire ad Hamilton una macchina adatta al suo stile di guida
Il Gran Premio d’Ungheria sarà cruciale per Mercedes. Ai giornalisti presenti in conferenza stampa, fra cui gli inviati di F1inGenerale, Andrew Shovlin sottolinea l’importanza di un test su una pista sfavorevole. Il direttore tecnico di Brackley sostiene che, se da un lato sarebbe certamente positivo affrontare sempre tracciati simili a Silverstone, dall’altro è importante imparare da circuiti che esacerbano i problemi della vettura.
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In ogni caso, l’ingegnere non si dice sorpreso dai progressi fatti finora: “Ci siamo posti degli obiettivi molto ambiziosi in termini di prestazioni per assicurarci di essere abbastanza competitivi da lottare per le pole position e vincere le gare entro la fine dell’anno. E poi abbiamo messo a punto alcuni piani ambiziosi per raggiungere questi obiettivi in modo graduale, con vari aggiornamenti“.
Se George Russell è parso più a suo agio sulla W15, Lewis Hamilton è ancora costretto a lottare con la monoposto. Andrew Shovlin ne dà una chiara motivazione: “Lewis fatica maggiormente sul giro secco. Ha uno stile di guida molto aggressivo e, quando attacca le curve, la macchina tende ad avere sovrasterzo e surriscaldare le gomme. Il nostro lavoro si concentra sul fornirgli una vettura che può essere guidata in questo modo“.
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Foto Copertina: F1inGenerale
