Sul Magazine ufficiale della Ferrari è stata pubblicata un’intervista esclusiva sul segreto del successo del marchio Ferrari: ecco le parole di Vasseur
Il rosso e il giallo di Maranello bastano a rimandare alla storia gloriosa delle Ferrari senza bisogno di grandi presentazioni: lo sa Frederic Vasseur e lo sanno tutti i singoli membri della storica casata italiana. Parte da qui l’ultima intervista pubblicata sul Magazine Ufficiale della Ferrari dove, a parlare, tra gli altri, è proprio il team principal della scuderia di Maranello.

“Con l’inizio della nuova stagione agonistica, i riflettori sono puntati sui piloti. Eppure l’accesso esclusivo alle persone chiave della Scuderia e dell’Endurance rivela la cultura del lavoro di squadra che ha reso Ferrari il nome di maggior successo al mondo nel motorsport“.
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“In uno sport dove la macchina è senza dubbio molto importante, il fattore umano conta ancora. Lo sanno bene i piloti di oggi che corrono negli attuali campionati di Formula Uno e WEC. Allo stesso modo lo sanno coloro che lavorano con loro durante tutta la stagione e che sono stati coinvolti anche nella loro selezione” si legge ancora nello speciale articolo.
“I piloti non devono essere migliori amici, ma devono essere in grado di lavorare bene insieme“. Secondo Fred Vasseur, infatti, il grande segreto del successo, appunto, nel rapporto umano che si instaura all’intero di un team di lavoro.
“Ci sono alcune qualità che è difficile individuare finché non vengono messe seriamente alla prova. Per questo motivo, è difficile prevedere come reagirà un pilota a una situazione difficile. Tuttavia, se dovessi individuare una caratteristica comune ai piloti di Formula 1, direi che è la capacità di mettere sotto pressione tutti, compresi se stessi, con la loro attenzione maniacale ai dettagli” aggiunge ancora Vasseur.
L’articolo termina poi con un monito con un chiaro riferimento alla nuova sfida targata Ferrari. “L’intuizione, il coraggio, l’istinto e la gestione dell’uomo sono fattori vitali. Alla Ferrari, i piloti possono contare sul supporto costante dei loro team dedicati. Non sono abbandonati a se stessi come se fossero velisti solitari in giro per il mondo. Questa è tutta un’altra disciplina. Ma un progetto in cui la Ferrari sarà presto coinvolta…”
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