Max Verstappen e Lewis Hamilton sono arrivati più volte a degli incidenti durante le loro battaglie in questi anni: l’olandese non capisce perché con lui accada, confrontando i suoi duelli con l’inglese a quelli con gli altri piloti in griglia.
Max Verstappen e Lewis Hamilton stanno dominando la scena del circus della Formula 1: due piloti vincenti in due fasi opposte della propria carriera. L’olandese sta crescendo di stagione in stagione, alzando l’apice del suo rendimento costantemente; l’inglese al contrario, complice una W13 non all’altezza, ha avuto un 2022 tra più ombre che luci.
In particolare nel 2021, anno della loro lotta al titolo, i due sono stati protagonisti di incontri piuttosto ravvicinati in pista – Silverstone, Monza e Jeddah su tutti. Una Mercedes in affanno ha notevolmente ridotto la possibilità di scontri in pista tra i due in questo 2022, ma non l’ha annullata. In Brasile, i due si sono ritrovati a battagliare nuovamente e non è stata la più pulita delle lotte.
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In un’intervista per motorsport.com, Verstappen ha affermato di non capire come mai con Hamilton non riesca a lottare in modo pulito come con gli altri piloti: “Con tutti quelli con cui ho combattuto quest’anno, sono state battaglie davvero dure e aggressive e non ci siamo mai davvero toccati. In qualche modo, con Lewis è una storia diversa e sinceramente non capisco. Quest’anno non avremo avuto molte battaglie, ma in Brasile ci siamo toccati – non era mia intenzione. Ho avuto la colpa per questo, cosa che non ho trovato giusto. Forse è solo una questione generazionale: ci capiamo meglio, corriamo meglio l’uno con l’altro… Ma non sento di fare qualcosa di diverso con Lewis o con gli altri piloti nel modo in cui corriamo”.
“Il giorno prima con George, stavamo avendo un incredibile lotta – chiudendo la porta, difendendoci, superandoci a vicenda. È stato molto divertente e stavo cercando di fare lo stesso nella gara principale, affrontando quel tipo di battaglia. Ma sfortunatamente non ci siamo riusciti. Rispetto sempre molto Lewis per ciò che ha ottenuto in questo sport, ma è per questo che non capisco davvero perché non possiamo davvero correre come ho fatto con gli altri. Naturalmente, ognuno è diverso nel proprio approccio. So che Charles è un po’ diverso da George, o da Carlos o da Checo, o chiunque altro.” aggiunge il due volte campione del mondo.
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