F1 | Vettel e l’eredità di Schumacher dieci anni dopo l’incidente: “Il tempo corre in avanti”

A quasi 10 anni dal tragico incidente sugli sci, Sebastian Vettel ha parlato di come sia cambiata l’eredità di Michael Schumacher nell’odierna F1.

Sono passati quasi 10 anni da quel 29 dicembre 2013, quando il sette volte campione del mondo tedesco ebbe l’incidente sugli sci in Francia. Le conseguenze furono gravissime. Schumacher riportò infatti un trauma cranico ed entrò in coma. Nel 2014 ne uscì e fu spostato a casa sua per ricevere cure specializzate. Da allora però si sa davvero pochissimo sulle sue condizioni di salute. Sebastian Vettel, molto vicino sia a Michael che al figlio Mick, ha parlato dell’eredità che Schumacher ha lasciato nella F1 attuale.

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Sebastian Vettel e Michael Schumacher alla Race of Champions – Credits: Red Bull Content Pool

Il tempo cambie le cose

Vettel ha spiegato come, secondo lui, l’eredità di Schumacher sia diminuita nella F1 di oggi.

Nello sport le cose vanno avanti, anche molto velocemente” ha infatti spiegato il quattro volte campione del mondo. “È una cosa positiva perché il tempo corre in avanti e non all’indietro. Il tempo non dovrebbe fermarsi“.

Uno come Michael sarà sempre conosciuto perché i suoi successi e le sue statistiche saranno per sempre visibili nero su bianco. Anche le peculiarità dei personaggi però rimangono. Michael ha avuto un legame speciale con la Ferrari. Ha realizzato il miracolo dei titoli mondiali. Ha messo insieme una squadra e l’ha tenuta unita per così tanto tempo”.


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Tuttavia secondo Vettel il tempo cambia la percezione delle cose e modifica il ricordo che una persona può avere di qualche leggenda.

“Anche se è difficile da immaginare, un Michael Schumacher o un Michael Jordan vengono percepiti in modo diverso nel tempo. Non scompariranno mai dai libri di storia ma per molti bambini di oggi un Michael Schumacher è meno conosciuto di quanto lo fosse per me all’epoca. Era un eroe della mia generazione. In futuro, forse Lionel Messi sarà meno conosciuto di un Erling Haaland”.

“Ma questo è un bene”, ha concluso Vettel, “perché ogni epoca scrive le sue storie. Ogni epoca ha i suoi eroi e le sue eroine”.

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Copertina: Red Bull Content Pool