Terminato da una settimana e ancora in molti parlano di lui. Lo Show della F1 all’O2 Arena di Londra ha suscitato sia entusiasmo che dibattito. Se molti lo hanno visto come un qualcosa di inutile, in cui ancora una volta ha prevalso lo spettacolo allo sport, molti altri lo hanno apprezzato. Il momento più basso della serata lo abbiamo vissuto quando sono saliti sul palco i piloti Red Bull. I tifosi, dagli spalti, hanno indirizzato una marea di fischi a Verstappen: nonostante ciò, Toto Wolff elogia gli spettatori presenti alla serata.
L’F175, che era stato presentato come uno degli eventi più clamorosi degli ultimi secoli, è stato una grande delusione. Tra musica, Dj, balli, coreografie e giochi di luci, lo spazio lasciato ai team per la presentazione delle monoposto è stato solo di sette minuti. Alcuni piloti hanno perfino deciso di non rilasciare alcuna dichiarazione ai microfoni dei presentatori. Lo show ha prevalso sullo sport.

Subito dopo il fatto sono arrivate le parole del padre del quattro volte campione del mondo. Jos Verstappen ha infatti dichiarato che il figlio non parteciperà più ad eventi del genere qualora si dovesse ripetere una situazione come quella di Londra. Non è infatti la prima volta che i fischi colpiscono il pilota Red Bull. In molte occasioni sotto i podi dei vari Gran Premi, specialmente quando correva a fianco di Sergio Perez, i sostenitori Messicani non mancavano mai di far sentire il loro appoggio a Checo.
Sulla questione è intervenuto anche Toto Wolff. Il team principal Mercedes, intervistato da Sky Sports, non ha mancato di stuzzicare il pilota olandese. “Io non credo che Max abbia davvero ricevuto dei fischi dal pubblico. In ogni caso, non penso che dovremmo parlare male di un evento straordinario come quello soltanto perché una persona è stata fischiata mentre parlava dal pubblico. Penso che sia stata una grande serata, con degli spettatori eccezionali, con una bella presentazione della macchine che fissa un nuovo standard per gli anni a venire. E’ questo l’aspetto positivo di cui dobbiamo parlare”.
Non è mancata, ovviamente, una battuta rivolta al diretto rivale Christian Horner. “Io non l’ho fischiato. C’erano già 15.000 persone che lo stavano facendo. Non era necessario lo facessi anche io.”
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*Foto in copertina, credits: F1inGenerale
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