Per il team principal Mercedes, una Brexit senza intese commerciali con l’Unione Europea potrebbe favorire le scuderie con sede fuori dal Regno Unito, tra cui proprio la principale antagonista Ferrari. brexit mercedes ferrari
Il botta e risposta Mercedes-Ferrari ha già inizio ad un mese dalle prime luci rosse che si spegneranno a Melbourne il prossimo 17 marzo. Il team principal Mercedes Toto Wolff teme che l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, prevista per fine marzo ma ancora senza un vero e proprio piano previsto dal parlamento britannico, possa favorire le squadre che non abbiano sede in Gran Bretagna, tra cui proprio la Ferrari. Nel frattempo il team Mercedes di F1 sta collaborando con la Mercedes-Benz UK per prepararsi ai possibili scenari.
“Se la Brexit diventa effettiva come è pensata ora, avrà un grosso impatto sulla gestione del team in termini di operazioni per le gare e per lo sviluppo delle nostre vetture”, afferma Wolff, che prospetta uno scenario da incubo.
Il team Mercedes impiega risorse provenienti da 26 nazionalità differenti, ed è proprio uno dei punti chiave della Brexit la possibilità di uscire ed entrare dal paese.
Anche una chiusura dei confini o le tasse doganali danneggerebbero, sempre secondo il team principal Mercedes, tutta l’industria della Formula 1, caratterizzata da servizi just-in-time. Solo tre squadre di F1 su dieci non hanno sede in Gran Bretagna, e per Wolff questo rappresenterebbe un enorme vantaggio per tali scuderie.
“La nostra è una squadra internazionale. Siamo un marchio automobilistico tedesco che ha le sue proprie attività di Formula 1 nel regno Unito, abbiamo molte nazionalità diverse. C’è incertezza da come il nostro settore sarà influenzato dalla Brexit che potrebbe essere dannosa per le eccezionali industrie nel Regno Unito”.