Felipe Massa si è scagliato duramente contro Fernando Alonso e la Ferrari, accusando l’ex compagno di squadra di aver lavorato in modo scorretto durante i quattro anni di convivenza tra il 2010 e il 2013.
Nel rapporto come compagni di squadra tra Fernando Alonso e Felipe Massa in Ferrari ci si ricorda principalmente il famoso team radio nel GP di Hockenheim nel 2010, nel quale Rob Smedley pronunciò le seguenti parole: ”Fernando is faster than you”, chiedendo implicitamente a Felipe di far passare l’asturiano. A dieci anni esatti dall’addio alla scuderia di Maranello, però, l’ex pilota brasiliano ha raccontato nuovi importanti retroscena nella relazione lavorativa con Fernando.

I retroscena di Massa nel rapporto lavorativo con Alonso in Ferrari
“Volevo stare davanti a lui, lui davanti a me”, ha dichiarato il brasiliano al podcast Track Limits, ricordando il periodo in Ferrari al fianco di Fernando Alonso.
“Credo che Fernando non abbia mai avuto problemi con lui al di fuori della macchina. Aparte la lite che abbiamo avuto nel 2007, non ho mai avuto problemi con lui.Sono sempre andato d’accordo con lui come persona.Ma non era quello che mi diceva, e non era quello che diceva alla squadra”.
“Il suo modo di lavorare è sempre stato quello tipico di usare il suo potere. Aveva molto potere e cercava di usare il potere che aveva per avere tutto dalla sua parte. Credo che questo dividesse la squadra. Non è stato un granché il suo modo di lavorare, ma lui è fatto così. Credo che l’unico problema di dividere il team a metà non sia stato un bene per la squadra stessa”.
“Per batterlo bisogna essere in giornata. Io lo sono stato in molte gare, ma è successo qualcosa che mi ha messo in difficoltà mentalmente, facendomi commettere degli errori o forse qualcosa che non andava bene”.
Nei 4 anni vissuti insieme a Maranello, Alonso dimostrò di averne decisamente di più di Massa, sopratutto nel 2010 e nel 2012. Lo spagnolo riuscì infatti a giocarsi il titolo contro Sebastian Vettel fino all’ultima gara, mentre Felipe riuscì a malapena a collezionare qualche podio e poco altro.
Lo score recita infatti 59 a 18 in qualifica a favore di Fernando e addirittura 65 a 12 in gara. Numeri impietosi che testimoniano l’enorme talento dello spagnolo, che in Ferrari attraversò probabilmente il miglior periodo della carriera a livello di guida.
L’aneddoto sul simulatore
“Non è stato molto corretto”, aggiunge Felipe. ”Non posso dire che abbiano fatto qualcosa di sbagliato, ma il modo in cui si lavorava, il modo in cui il team guardava a lui, non era davvero piacevole”.
“Per esempio, ricordo una volta che iniziammo a sviluppare il simulatore, perché la Red Bull e McLaren avevano un simulatore decisamente migliore. Quindi stavamo lavorando molto, molto duramente sul simulatore, io e lui. Poi all’improvviso arrivò Fernando a metà stagione e disse: ‘Non voglio più andare al simulatore perché questo non serve a niente, non aggiunge nulla”.
“Quindi decise di smettere di lavorare al simulatore. Ma io continuavo a lavorare, anche perché non ero in gran forma e in quella stagione non avevamo una buona macchina, per cui lavoravo davvero tanto”.
Leggi anche: F1 | Dalla lavorazione al prodotto finito: prende vita il trofeo del GP di Las Vegas – VIDEO
”Poi all’improvviso andammo a Singapore e lui vinse la gara. Dopo la gara, Montezemolo, che era il nostro presidente, uscì sui media per dire: ‘È incredibile vedere Fernando, quanto lavora con la squadra, ogni settimana in fabbrica, al simulatore, alle riunioni ogni settimana”.
“Quindi, anche in questo caso, si tratta di qualcosa che ti distrugge completamente a livello mentale. Voglio dire, lui è un pilota straordinario, il suo talento è incredibile. Ma tutti gli altri dettagli di cui hai bisogno, devi averli per essere a tuo agio”.
Dopo quattro anni passati nell’ombra di Alonso, Massa decise di lasciare il cavallino a fine 2013, sposando il progetto Williams. Il brasiliano ebbe un’ottima stagione nel 2014, complice anche il cambio di regolamenti sulle power unit ibride, appendendo definitivamente il casco al chiodo a fine 2017.
Seguici anche sui social: Telegram – Instagram – Facebook – Twitter