Smaltita la delusione per la vittoria sfumata a Baku, Ferrari introdurrà la nuova ala anteriore già nella prossima trasferta a Singapore, anticipando i tempi previsti sulla tabella di marcia.
Dopo una fase centrale di campionato che ha tagliato le gambe al morale di Charles Leclerc e Carlos Sainz, Ferrari è riuscita a invertire il trend negativo a Monza, introducendo (con efficacia) buona parte del terzo e ultimo grande pacchetto di aggiornamenti previsto per questa stagione.
Mentre gli upgrades di Barcellona avevano frenato l’ottima competitività messa in mostra dalla SF-24 nelle prime otto gare, il nuovo fondo e i leggeri interventi sulla carrozzeria hanno fornito ai tecnici di Maranello le risposte desiderate, con i risultati che hanno confermato il miglioramento prestazionale della vettura.
Il circus si sposta ora a Singapore su un tracciato storicamente amico al cavallino. Basti pensare all’edizione dello scorso anno, con Carlos Sainz in grado di mettere fine all’egemonia di Max Verstappen, portandosi a casa l’unica vittoria non targata Red Bull nella stagione 2023.
Seppur con qualche curva in meno rispetto al layout originario, il tortuoso cittadino di Marina Bay dovrebbe comunque adattarsi al meglio alle caratteristiche della SF24, che ha dimostrato di sposarsi bene con i cittadini quest’anno.
Alla vigilia del GP d’Italia vi avevamo riportato alcune indiscrezioni dal paddock di Monza, secondo cui Ferrari stava pensando di anticipare l’introduzione della nuova ala anteriore, in origine pensata per fare il proprio debutto a Austin a inizio Ottobre.
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Tuttavia, secondo quanto appreso da F1ingenerale, i tecnici, a servizio di Diego Tondi hanno deciso di anticipare i tempi sulla tabella di marcia. La nuova ala, che giocherà anch’essa sulla flessibilità dei materiali compositi come sulle ali della MCL-38, è infatti pronta a debuttare già questa settimana a Singapore.
L’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza aerodinamica alle alte velocità, generando al tempo stesso maggior carico aerodinamico nelle curve di bassa percorrenza, fondamentali per la ricerca del tempo lungo le 19 curve del tracciato di Marina Bay.
Smaltita la delusione per la vittoria sfumata a Baku e per il podio mancato con Carlos Sainz in seguito al contatto con Sergio Perez all’ultimo giro, il cavallino si gioca il tutto per tutto nelle ultime sette tappe, consapevole comunque della superiorità di McLaren, ma con ancora la matematica dalla sua parte.
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