Enrico Cardile ha confermato che la macchina presentata ieri a Fiorano sarà la stessa che vedremo in Bahrain, ma si pensa già ai primi aggiornamenti da introdurre sulla Ferrari SF24 nelle prime gare

Dopo un lunghissimo inverno, pieno di rumors e indiscrezioni, Ferrari ha finalmente svelato il tanto chiacchierato progetto 676, con Carlos Sainz e Charles Leclerc che hanno subito portato in pista a Fiorano la nuova SF24 per i primissimi chilometri. Una monoposto che ha diviso gli addetti ai lavori, tra chi si è detto un po’ perplesso riguardo alle soluzioni introdotte sulla vettura, e chi invece aspetta il verdetto della pista prima di tirare le somme.
Tuttavia, la scuderia di Maranello è già al lavoro per apportare le prime migliorie tecniche, con lo sviluppo in galleria del vento che procede a gonfie vele: ”L’unica cosa che posso dire è che la vettura nella galleria del vento è già progredita ed evoluta rispetto a quella presentata. Poi decideremo quando sarà meglio portare in pista i primi aggiornamenti”.
”Il primo passo è capire dove siamo rispetto ai nostri concorrenti. Il lavoro in galleria del vento sta progredendo e la vettura si sta evolvendo. Una volta messo insieme tutto il materiale, decideremo quando apportare i primi aggiornamenti”.
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Il feedback dei piloti si è rivelato inoltre fondamentale nel realizzare una vettura meno imprevedibile, ergo più facile da guidare: ”Abbiamo trasformato le indicazioni dei piloti in grandezze ingegneristiche. Abbiamo assecondato la loro esigenza di avere una vettura più facile da guidare e quindi da sfruttare e portare al limite. Non ci siamo posti vincoli progettuali se non quello di ottenere una monoposto robusta e sincera“.
“L’obiettivo è avere una vettura che faccia anche in pista quello che vediamo in galleria del vento. Abbiamo preso come punto di riferimento la direzione dello sviluppo che avevamo adottato lo scorso anno e che a fine stagione ci aveva fatto fare un salto in avanti in termini di competitività. La SF-24 rappresenta una rottura con le monoposto 2022 e 2023”.
Chissà se questa rottura a cui Cardile ha fatto riferimento si rivelerà una carta vincente o se, come successo negli ultimi anni, Ferrari si ritroverà ancora una volta a inseguire.
Anche qualora i tecnici di Maranello avessero azzeccato il progetto, il gap da colmare nei confronti di Red Bull resta comunque elevato, ma partire col piede giusto quest’anno sarà quanto mai fondamentale, considerando che gran parte del progetto 2024 verrà ”riciclato” anche nel 2025.
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