La nuova stagione di Formula 1 è ormai alle porte e sono tante le domande che attendono una risposta, oltre a quella più importante: chi sarà campione del mondo?
Il duello al vertice
Mercedes e Ferrari sono state le grandi protagoniste delle passate stagioni e i due team promettono di rinnovare la sfida anche quest’anno. Le rosse di Maranello e le frecce d’argento si presentano con due filosofie progettuali differenti. La SF90 è provvista di un’ala anteriore con la geometria outwash, mentre la W10 è dotata di un più tradizionale disegno upwash, così come la RB15.
La Red Bull ha ben figurato nel finale dello scorso campionato e potrebbe essere della partita per la conquista dei prossimi titoli. Le vetture di Adrian Newey monteranno per la prima volta i propulsori Honda, altra incognita in questo campionato. Il motorista giapponese è chiamato al decisivo salto di qualità dopo gli anni deludenti con la Mclaren e il 2018 in crescendo con la Toro Rosso.
I piloti saranno un altro fattore decisivo per gli esiti del mondiale. Sebastian Vettel è pronto a riscattarsi dagli errori della passata stagione e a conquistare il primo agognato titolo mondiale con la Ferrari. Il tedesco vuole pareggiare il conto di titoli con Lewis Hamilton, il quale a sua volta punta al record assoluto di Michael Schumacher.
Il 2018 è stato l’anno della definitiva maturazione di Max Verstappen, che ha tutte le carte in regola per giocarsela con i suoi più titolati colleghi, vettura permettendo.
E’ impossibile infine escludere a priori dalla lotta per il titolo i vari compagni di squadra, vale a dire Bottas, Leclerc e Gasly.
Sei piloti e tre scuderie in lotta per due soli titoli in palio: la sfida comincia a Melbourne.
La lotta a centro gruppo
Dietro ai tre top team si appresta a cominciare anche il campionato degli altri, quello valido per la quarta posizione nella classifica costruttori.
La Renault appare favorita per riconfermarsi come prima degli altri. Dopo due anni di crescita, l’obiettivo per la scuderia francese è quello di ridurre sensibilmente il distacco da Ferrari, Red Bull e Mercedes. Il campionato 2019 sancirà se l’obiettivo sia stato raggiunto oppure no.
I due team clienti della Ferrari, ossia Haas e Alfa Romeo Racing, appaiono come i più accreditati per contendere alla Renault il quarto posto. Entrambe le scuderie hanno fatto un grande salto di qualità nel 2018.
Racing Point e Toro Rosso sembrano un po’ più in difficoltà rispetto alla concorrenza, ma avranno comunque le loro opportunità per togliersi delle soddisfazioni durante l’anno. La Mclaren invece punta con decisione a risollevarsi per tornare alle posizioni che le competono. Nei test invernali la vettura ha girato con continuità e con una crescita costante durante l’anno può aspirare a un buon piazzamento nella classifica finale.
Le coppie che scoppiano
Uno dei temi centrali della prossima stagione potrebbe essere quello dei compagni di squadra.
La coppia Leclerc-Vettel è al centro delle discussioni. Come si comporteranno il team e Sebastian Vettel qualora Leclerc dovesse essere tanto veloce e costante quanto il tedesco? Una line up di primo livello come quella della Ferrari potrebbe risultare decisiva per puntare al titolo costruttori oppure rivelarsi un’arma a doppio taglio.
La Red Bull schiera la coppia più giovane dell’intera griglia: 44 anni in due. Data la loro giovane età, Pierre Gasly e Max Verstappen possiedono entrambi determinazione e ambizione unite a un grande talento, una combinazione tanto interessante quanto rischiosa.
Anche in Mercedes la situazione potrebbe non essere tranquilla come nella passata stagione. Valtteri Bottas infatti ha dichiarato di non voler più accettare degli episodi simili a quelli avvenuti nel 2018, come l’ordine di scuderia per la vittoria di Hamilton in Russia.
Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg sono la line up di altissimo livello per la Renault. Entrambi sono piloti veloci, costanti e determinati. Nonostante l’atmosfera potrebbe essere più serena per via del divario che impedisce ancora alla Renault di lottare per il mondiale, è ugualmente probabile un duello interno per la supremazia all’interno del box.
Nelle retrovie anche la Williams ha stravolto la propria line-up. Da un lato vi è un talento cristallino come quello del giovane George Russell, dall’altro la classe indiscussa e la fame di chi ritorna dopo anni di assenza di Robert Kubica. A causa delle difficoltà della scuderia di Grove, in molte gare la lotta interna sarà l’unica opportunità di misurare il valore di entrambi i piloti.
Nuove gomme e ali anteriori per gare più combattute
Per il campionato 2019 la FIA ha apportato delle modifiche al regolamento tecnico al fine di semplificare il disegno delle ali anteriori. La speranza è che questo riduca le turbolenze generate dalle vetture e permetta a chi viaggia in scia di restare più vicino al pilota che lo precede, favorendo i sorpassi. La prossima stagione quindi avrà anche il compito di emettere un verdetto su questa modifica regolamentare.
La Pirelli fornirà a tutte le scuderie gomme con il battistrada ridotto di 0.4 mm, al fine di ridurre la formazione di blistering. I nuovi pneumatici hanno costretto gli ingegneri a disegnare le monoposto per sfruttare al meglio le nuove mescole, scombinando ulteriormente le gerarchie tecniche della passata stagione. Inoltre, le Pirelli 2019 presentano un degrado minore, che porterà i piloti a una diversa gestione della gara, meno conservativa. Anche gli undercut potrebbero avere un impatto minore durante i pit stop, spingendo i piloti a prendersi la posizione in pista.
Da non trascurare infine la nuova regola che prevede l’attribuzione del punto a chi realizza il giro più veloce in gara. Si assisterà a finali di gara più movimentati? E il punto extra inciderà sull’esito di questo mondiale?
I piloti: graditi ritorni, nuovi arrivi e giovani promesse
Il mercato piloti ha sconvolto completamente la griglia di partenza. Soltanto in sette hanno conservato il proprio sedile.
Tra i volti nuovi del circus vi sono giovani ansiosi di dimostrare le proprie abilità come Alexander Albon, George Russell, Lando Norris e Antonio Giovinazzi, speranzosi in una chiamata da un top team.
Allo stesso tempo ci sono dei graditi ritorni, quali Danil Kyvat e soprattutto Robert Kubica.
Sebbene non sia ancora nemmeno iniziata la stagione, già si parla del prossimo mercato piloti.
Valtteri Bottas ha il contratto in scadenza nel 2019 e sul suo sedile incombono le ombre di Esteban Ocon e George Russell. Helmut Marko è ansioso di promuovere in Formula 1 Dan Ticktum, talento in orbita Red Bull a cui mancano pochi punti per acquisire la superlicenza.
In Formula 2 militano altri giovani talentuosi, come Nick De Vries e Mick Schumacher, recentemente entrato nella Ferrari Driver Accademy.
A osservare di nascosto il mercato piloti infine c’è Fernando Alonso il quale, se dovesse presentarsi l’occasione di avere un sedile in una macchina competitiva, farebbe carte false per tornare nel circus.
Williams e Sauber: il destino di due nomi storici
La Williams sta attraversando uno dei periodi più difficili della sua gloriosa storia. La squadra ha concluso all’ultimo posto la stagione 2018 e ha preso parte solo a 6 giorni di test sugli 8 disponibili a causa di ritardi nella produzione della vettura, la quale presenta diverse irregolarità tecniche che gli ingegneri saranno costretti a risolvere entro il Gran Premio di Australia. Persino Paddy Lowe ha chiesto un congedo dalla scuderia per motivi personali.
Oltre al quadro tecnico, anche quello economico versa in gravi condizioni. Il main sponsor Martini non c’è più e la squadra non potrà contare nemmeno sui finanziamenti che Lawrence Stroll forniva fintanto che il figlio Stroll guidava per la Williams. Riuscirà la scuderia di Grove ha invertire la tendenza nel corso del 2019?
La denominazione “Alfa Romeo Racing” ha preso il posto di “Sauber F1 Team”. Un nome storico come quello dell’Alfa ha preso il posto di un altro nome importante, la Sauber. Tuttavia, Alfa Romeo potrebbe diventare più di un semplice nome. Il presidente di FCA John Elkann ha ricevuto un’offerta valida fino a luglio per l’acquisto integrale della Sauber. Il 2020 quindi potrebbe essere l’anno giusto per vedere il ritorno in griglia di una vera e propria scuderia Alfa Romeo.
Il futuro della Formula 1
Come ogni anno tengono banco anche le discussioni sul futuro della Formula 1.
Il 2019 rappresenta il termine ultimo per la definizione dei regolamenti tecnici per il 2021, una discussione che si protrae ormai da anni. Ma anche la questione calendario è particolarmente spinosa.
Il boss di Liberty Media, Chasey Carey, ha dichiarato di voler portare il calendario a 25 gare. Tra le possibili location per un Gran Premio in futuro vi sono Olanda, Finlandia, Filippine, una seconda gara negli Stati Uniti e in Cina, mentre il Vietnam è già sicuro di un posto in calendario nel 2020. Allo stesso tempo però occorre ridiscutere i termini per il rinnovo contrattuale per circuiti storici come Silverstone, Monza e l’Hermanos Rodriguez in Messico.
Tanti dubbi, tante domande, una sola sicurezza: il mondiale di Formula 1 2019 comincia all’insegna dell’incertezza.
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