Tanto forte quanto sfortunato! Con queste parole si può descrivere fino adesso la carriera del 28enne pilota francese, uno dei tanti del vivaio Red Bull tritati da Helmut Marko, ma probabilmente con delle qualità superiori agli altri. Jean-Eric Vergne
A incidere negativamente sulla sua carriera sono stati principalmente due episodi: l’aver battuto Ricciardo nell’anno sbagliato e una promessa non mantenuta dal super boss della Red Bull.
Siamo nel 2012 e l’allora pilota del Red Bull Junior Team si presenta in Formula 1 con un bagaglio di tutto rispetto: vittoria del campionato britannico di formula 3 nel 2010 e secondo posto l’anno successivo nel campionato di Formula Renault 3.5.
Per fargli fare le ossa, la Red Bull lo piazza nel team minore, la Toro Rosso, in coppia con Daniel Ricciardo, giovane e rampante australiano di origini italiane. Ma Vergne non sfigura affatto, anzi! Alla fine dell’anno è davanti in classifica al suo quotato compagno di squadra, realizzando 16 punti contro i 10 di Ricciardo.
L’anno successivo la grande occasione: il ritiro di Webber a fine anno lascerà libero un posto nel team maggiore al fianco del campione del mondo Sebastian Vettel. Quel posto sarà di chi tra i due piloti della Toro Rosso alla fine della stagione avrà totalizzato il maggior numero di punti. Ma stavolta è Ricciardo ad avere la meglio: 20 punti per l’australiano contro i 13 del francese e il posto in Red Bull è suo.
La promessa di Helmut Marko
Nel 2014 Vergne viene così riconfermato in Toro Rosso, venendo affiancato dal giovane russo Daniil Kvyat. Per il francese un’altra ottima annata in cui è costantemente davanti a Kvyat. Durante la stagione poi, quando si infittiscono le;voci di un passaggio di Vettel alla Ferrari, le porte per un suo passaggio in Red Bull sembrano nuovamente schiudersi. Anzi, come rivelato dallo stesso Vergne in una recente intervista al sito crash.net, è lo stesso Marko a;fargli una promessa: “Se Vettel va alla Ferrari, il posto in Red Bull è tuo”. Promessa poi mai mantenuta.
Nel weekend del GP del Giappone, Vettel annuncia l’addio alla Red Bull a;fine stagione, ma nel contempo la scuderia anglo-austriaca annuncia che sarà proprio Daniil Kvyat il;suo sostituto, nonostante a fine anno la classifica dica che Vergne abbia totalizzato ben 22 punti contro i soli 8 di Kvyat.
L’abbandono della Formula 1
Alla Toro Rosso non c’è più spazio per lui perché gli vengono preferiti i giovanissimi Max Verstappen e Carlos Sainz. Per Vergne il 2014 rimane il suo ultimo anno in Formula 1, nonostante venga ingaggiato nelle 2 stagioni successive dalla Ferrari, prima come pilota al simulatore, poi come terzo pilota. Per lui non c’è più posto, in un mondo ormai pieno zeppo di piloti paganti.
Da qui inizia per lui una nuova carriera, che si sviluppa in parallelo nel neonato campionato di Formula E e nelle gare Endurance. Carriera che lo porterà alla ribalta come pilota completo e competitivo in ogni categoria, che si tratti di motore termico o elettrico, di ruote coperte e scoperte.
Primo campione francese di Formula E
Il 2018 è il suo anno magico. Vittoria nel campionato di Formula E alla guida di una vettura del team privato cinese Techeetah, nonostante la;presenza di colossi come Audi, Renault e DS. Nell’endurance vince la 24 ore di Le Mans nella categoria LMP2 in equipaggio col francese Pizzitola e il russo Rusinov, vittoria poi toltagli a causa di;un’irregolarità riscontrata alla loro Oreca-Gibson, e primo posto momentaneo nel campionato European Le Mans Series, con il medesimo equipaggio.
Nel 2019 JEV tenterà di riconfermarsi campione nella serie 100% elettrica, stavolta con una DS ufficiale, accarezzando magari il sogno di;poter tornare nella categoria regina. Formula 1 che ha dimostrato sulla pista di meritare appieno. E chissà che questa fase, in cui il mercato piloti è in subbuglio, non possa riservare delle sorprese…
Formula E | Vergne è campione del mondo dopo una gran rimonta: “Gara incredibile”
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