Il team principal della Ferrari Frederic Vasseur è tornato a parlare della strategia adottata dal muretto nelle qualifiche di Silverstone, assolvendo la squadra ed incolpando Pirelli per l’errata valutazione sulla durata delle gomme.
Il team principal della Ferrari Frederic Vasseur è tornato a parlare della strategia adottata dal muretto nelle qualifiche di Silverstone, assolvendo la squadra ed incolpando Pirelli per l’errata valutazione sulla durata delle gomme. La scuderia di Maranello è stata infatti l’unica a mandare in pista i due piloti con le gomme intermedie in una condizione di pista pressoché asciutta, mentre tutti gli altri erano già passati alle slick.
Vasseur assolve la squadra per la strategia nelle qualifiche di Silverstone e incolpa Pirelli.
“Abbiamo iniziato con le intermedie, ma poi siamo passati subito sulle slick”, ha dichiarato Vasseur in un’intervista rilasciata a motorsport.it in merito ”Sapevamo che la situazione sarebbe migliorata. Non volevamo bruciare un set di gomme soft. Quindi abbiamo chiesto ai piloti di fare qualche giro con le intermedie. Ma sapevano già che sarebbero rientrati per cambiarle presto”.
Quel che a tutti è parso un errore evidente in diretta, sembra dunque essere stato frutto di una strategia già concordata a monte. Leclerc e Sainz sono stati infatti gli unici a scendre in pista con le intermedie. Tuttavia, ciò sarebbe stato fatto per evitare di entrare in pista troppo presto e bruciare un treno di gomme soft.
“Da fuori è facile criticare gli strateghi”, prosegue il team principal francese. ”A volte vengono commessi degli errori perché è sbagliato il numero di giri che si possono percorrere con le mescole a disposizione”.
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”A volte ci viene detto che una certa gomma non può durare più di 15 giri, ma poi se ne coprono di più. Se ciò accade non è colpa dello stratega, ma del gommista. In generale, comunque, si cerca sempre di utilizzare troppi set di gomme soft troppo presto”.
Questa la visione di Frederic Vasseur sulla decisione del muretto in qualifica. Decisione che avrebbe potuto rovinare il weekend di entrambi i piloti, ma che, per fortuna, non ha avuto alcuna conseguenza.
Il vero disastro è arrivato poi in gara, con una strategia troppo conservativa su medium-hard, che ha fatto scivolare indietro le due SF23, fino a concludere in nona e decima posizione. Alla debacle ha contribuito anche il timing sfortunato con l’ingresso della Safety, con Hamilton che ne ha beneficiato maggiormente.
Tra pochi giorni, il circus si sposterà a Budapest per l’undicesimo appuntamento stagionale. La rossa è chiamata a tornare sulle prestazioni viste in Austria ed essere impeccabile sulle strategie.
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